Riffaldi, un giramondo prestato alla politica
Daniele Riffaldi è il candidato sindaco di Castellanza per la Trasparenza. Dopo aver girato i cinque continenti per lavoro cerca di proporre la sua visione della buona amministrazione «capace di dialogare con tutti»
Daniele Riffaldi non è un politico e lo si evince dal suo curriculum ma alla proposta di Castellanza per la Trasparenza che lo ha candidato come sindaco non ha potuto dire di no. Anche se negli ultimi cinque anni ha fatto il consigliere comunale di maggioranza con il sindaco uscente Farisoglio e l’energy manager del comune, il suo cuore è sparso per il mondo. Ha girato i cinque continenti lavorando per la Sirti come collaudatore di sistemi di comunicazione satellitare, poi si è occupato di sistemi di sicurezza per le banche e poi è tornato a girare l’Europa con la Fiar, una società che lavora per l’Agenzia spaziale europea. Lavori di grande responsabilità, culminati con l’esperienza imprenditoriale di Sky2000, una società che produceva apparecchiature satellitari domestiche, e che hanno esaltato la sua laurea in ingnegneria elettronica, un’impiego che gli è rimasto nel cuore visto che è appena tornato da una consulenza in Algeria per collaudare un sistema di ponti radio per un oleodotto.
Daniele Riffaldi cosa ci fa in politica?
Dopo aver collaborato al progetto di Farisoglio e del Pdl, al quale ho dedicato la mia esperienza per ottimizzare il consumo energetico degli edifici comunali, ho deciso di seguire la nuova sfida di Tiziano Langè che ha animato questa nuova lista. Dentro di me è scattata quella frase che spesso mi ha accompagnato nelle mie sfide lavorative: "proviamo a fare qualcosa di buono".
Di cosa ha bisogno, oggi più che mai, Castellanza?
Un comune di questa portata ha bisogno di un supporto più tecnico che politico. Occorre che ogni assessorato abbia una guida che sia competente e che non pensi a creare la sua "parrocchietta". Negli uffici comunali ci sono persone competenti e capaci di fare al meglio il proprio lavoro ma occorre che anche gli assessori siano capaci di responsabilizzare.
Come sono stati scelti i candidati?
Abbiamo scelto persone che hanno esperienze personali e competenze specifiche qualificate. Se vinceremo nomineremo assessori che conoscono bene la materia alla quale saranno assegnati. La nostra impostazione non sarà politica e ideologica ma sempre tendente al dialogo sia con i cittadini che con chi sarà all’opposizione. Vogliamo rompere il vecchio schema che chi perde le elezioni non può proporre nulla. D’altro canto queste elezioni verranno vinte con una percentuale bassa di voti e quindi nessuno potrà dire, dopo aver vinto, di rappresentare tutti.
Quali sono i punti qualificanti del vostro programma?
Abbiamo una cittadinanza che invecchia ed è dunque necessario partire dai bisogni degli anziani. Intendiamo allargare i servizi a queste persone integrandoci maggiormente con i comuni della Valle Olona. L’atteggiamento tenuto dall’amministrazione uscente, invece, era quello di snobbare gli altri comuni vicini per guardare a Busto Arsizio e Legnano che, immancabilmente, ci lasciano le briciole. Altro punto qualificante, a nostro giudizio, è quello della verifica puntuale a 360 gradi del funzionamento della macchina comunale: le funzioni di gestione del comune delegate ad altri soggetti devono essere attentamente controllate a partire dalle centrali termiche degli edifici comunali, il verde pubblico e la raccolta rifiuti. Il terzo punto che vorrei sottolineare è proprio quello che riguarda l’ambiente: dobbiamo cominciare a rivedere il sistema di smaltimento dell’umido e cominciare ad immaginarlo come forma di energia abbassando allo stesso tempo il costo del conferimento.
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