Nessun apparentamento per l’Unione di Centro
In una nota, il comitato cittadino lascia libertà di voto e ribadisce le sue priorità
“Vogliamo ribadire la nostra scelta che è la naturale conseguenza del percorso autonomo che abbiamo intrapreso a livello nazionale contro questo bipolarismo muscolare ed inconcludente”. È quanto si legge in una nota diffusa dai coordinamenti regionale e cittadino dell’Unione di Centro riuniti ieri sera a Milano per analizzare i risultati elettorali e per discutere dell’imminente ballottaggio.
“Non indicare per chi votare – continua il comunicato – non ci impedisce tuttavia di comunicare ai nostri elettori le priorità programmatiche che hanno contraddistinto la nostra campagna elettorale e costituiscono la futura base della nostra azione politica a Milano”.
Ecco le priorità:
1) Vita e Famiglia: al centro della nostra posizione politica c’è la tutela della vita e la promozione della famiglia nel più generale diritto ad una Milano più sicura e più bella. Proponiamo un abbattimento delle tasse e del costo dei servizi pubblici a favore delle famiglie milanesi; come a Parma, ci battiamo per introdurre anche a Milano il quoziente famigliare sulle tariffe per venire incontro alle famiglie più numerose.
2) Città Semplice: lotta alla burocrazia e agli sprechi con beneficio per tutti. Sussidiarietà e solidarietà sviluppate tramite il privato sociale, culturale e imprenditoriale e attraverso le diverse forme di finanza di progetto.
3) Expo: la gestione torni a valorizzare l’affascinante sfida globale del suo tema "nutrire il pianeta, energia per la vita" e riporti su binari legali lo sviluppo immobiliare e infrastrutturale. Vogliamo un Expo che generi occupazione e futuro con il Food Village (luogo di telelavoro e assistenza ai Paesi in via di sviluppo), il Museo del Turismo (itinerari permanenti del viaggio d’autore e dei nuovi servizi e la Città dei Sapori nella più naturale attuazione del tema Expo.
4) Grande Milano: la più vasta area metropolitana in Italia ha bisogno di una nuova governance con l’istituzione della Città Metropolitana, una sede stabile di intese e accordi di programma tra Milano, la Provincia e gli altri comuni che intendono aderire su base volontaria, così risolvendo l’annosa questione della perimetrazione dei confini a vantaggio di una riduzione dei costi e redistribuzione efficiente delle competenze.
5) Sono ulteriori proposte forti l’Agenzia per la Casa per far incontrare in modo armonico l’offerta e la domanda crescente di casa e per monitorare i canoni e l’Agenzia per la Cittadinanza per creare seri e sostenibili processi di integrazione e responsabilizzazione senza inutile demagogia
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