Varese travolto a Siena. Ora è certo il quarto posto
Biancorossi mai in partita in Toscana: tra l'11' e il 14' subiscono tre reti che chiudono subito i conti. Ripresa nervosa, chiude i conti Reginaldo con il secondo rigore. Corti sbaglia un penalty
Dopo tanti record positivi il Varese ne scrive anche qualcuno di segno opposto: sul campo del Siena i biancorossi vengono travolti 5-0 interrompendo la serie di 14 risultati utili positivi, incassando un rovescio mai visto nell’era di Beppe Sannino e fallendo il terzo rigore sui quattro guadagnati in stagione. Il ko chiude definitivamente i discorsi riguardo ai playoff: si chiude l’ultima porticina che poteva portare al terzo posto che a questo punto è appannaggio del Novara, quindi il Varese finirà quarto e presumibilmente incontrerà la Reggina in semifinale.All’Artemio Franchi non funziona nulla: né la formazione iniziale imbottita di riserve (che, a questo punto, si confermano tali nonostante le speranze di Sannino), né l’undici ridisegnato dopo le prime quattro reti, con tre cambi al 32′ del primo tempo. Non va neppure la tenuta nervosa, con Corti che si fa espellere e altri giocatori che si beccano i cartellini gialli ed è un peccato, perché ora il giudice sportivo potrebbe punire il mediano con due giornate. Detto questo la sconfitta non cambia nulla né al passato né al futuro della squadra, a patto che le cinque reti e le decisioni di Sannino a partita in corso (il triplo cambio al 32′) non lascino strascichi all’interno dello spogliatoio. Già domenica prossima, contro il Piacenza, avremo qualche risposta concreta.
CALCIO D’INIZIO – Sannino conferma le tante novità annunciate alla vigilia, mandando in campo una formazione con Moreau tra i pali, Camisa al centro della difesa (ma con Dos Santos e non Figliomeni), Concas e Nadarevic sulle fasce e l’inedita coppia d’attacco formata da Alemao e De Luca, con Ebagua ko per una frattura al naso. Anche il Siena di Conte, all’ultima partita davanti il pubblico amico, ha qualche assenza rispetto alla formazione titolare ma si schiera con il consueto 4-2-4 con tanti giocatori di grande qualità, da Brienza a Calaiò, da Vergassola a Reginaldo. Sugli spalti non manca un bel drappello di tifosi arrivati dalla Città Giardino: si faranno sentire per tutti i 90′ nonostante il risultato.
IL PRIMO TEMPO – Che il Siena voglia congedarsi dal suo pubblico nel modo migliore è chiaro fin dal fischio iniziale; quel che non è previsto è il modo con cui i toscani segnano tre reti in 4’ per poi completare il poker prima della mezz’ora. Il tempo di prendersi le misure, poi sul Varese si abbatte un diluvio che a ogni scroscio ha un punto in comune: tutte le azioni da rete senesi arrivano dalla fascia presidiata (si fa per dire) da Concas e Pugliese. Proprio un “buco” dell’ala propizia l’1-0: Cacciatore gli ruba palla, mette in mezzo e trova Caputo che di testa insacca da centro area. Palla al centro, il Siena la recupera e la manda al limite dell’area dove Calaiò fa secco Camisa in dribbling e cade toccato dal difensore: forse è fuori dall’area ma l’arbitro concede il penalty che lo stesso Calaiò trasforma spiazzando Moreau. Si riparte e si ritorna lì un minuto dopo: stavolta nell’area biancorossa si scatena un ping pong di passaggi su cui la difesa di Sannino sbanda e si apre sul passaggio che da Vergassola raggiunge Brienza per il 3-0 che Moreau tocca ma non trattiene. Sarebbe il momento di vedere il Varese ma i biancorossi al massimo producono una punizione laterale che Alemao calcia senza fare né un tiro né un cross. E così il Siena si ripropone, passando per la quarta volta al 28’: Calaiò riceve a destra – sempre lì – e pennella un cross per Calaiò che a centro area dà un metro di distacco a Dos Santos e batte il povero Moreau, ancora incolpevole.
LA RIPRESA – Il Siena non è ancora contento e al primo affondo passa per la quinta volta, la seconda dagli undici metri. L’azione che porta al rigore del 5-0 nasce ancora sulla fascia destra senese da dove Rossi fa filtrare un passaggio per l’accorrente Caputo che arriva dove la difesa di Sannino è assente. C’è solo Corti in recupero disperato, ma il suo intervento è falloso e dal dischetto stavolta segna Reginaldo con un rasoterra di giustezza che spiazza Moreau. Da qui in avanti ci sarà un certo nervosismo: Pesoli si fa ammonire per un fallaccio da dietro, poi il Varese prova almeno due tiri in porta con Tripoli e Zecchin che trovano pronto Farelli all’intervento. La partita si chiude anche sul piano del gioco a metà ripresa: al 23′ arriva un cartellino rosso (un po’ troppo fiscale) per Daniele Corti che protesta con il guardalinee. Due minuti dopo tocca a Calaiò lasciare il campo, perché "pizzicato" dall’arbitro nel tentativo di farsi giustizia da solo con Dos Santos che poco prima gli aveva rifilato un pestone. Gli ultimi 20′, compresi i 4′ di recupero concessi non si sa perché, si giocano solo perché non si può farne a meno, ma la testa è da un’altra parte. I senesi pensano già alla prossima Serie A e a salutare Conte, destinato alla Juve; i varesini guardano speranzosi ai playoff incassando giustamente la sconfitta come un fatto fisiologico. L’importante, ora, è non ripeterla.TAG ARTICOLO
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