Appello Acli al voto sul nucleare: “partecipate al referendum”
Il Circolo di Gallarate dell'associazione cita anche le parole di Benedetto XVI e aggiunge: "anche Paesi concreti come Svizzera e Germania hanno rinunciato alle centrali"
Nonostante la carenza informativa iniziale, gli ostruzionismi e i diversi tentativi di strumentalizzazione riteniamo che sempre lo strumento referendario rappresenta un momento qualificante di espressione democratica diretta. In questo caso su argomenti e norme molto rilevanti per il futuro di tutti i cittadini.
Certamente il quadro informativo ha contribuito e contribuisce a creare incertezza e perplessità.
E’ necessario pero’ guardare al concreto dei quesiti referendari al di fuori delle logiche di parte e di interesse.
Il nostro circolo, in sintonia con le scelte nazionali proposte dalle ACLI, ritiene di dare una chiara e univoca ndicazione per 4 SI’.
In particolare vogliamo anche sottolineare come la scelta del SI’ – contro la riproposizione del nucleare – non nasca solo dai timori che una tecnologia complessa e pericolosa induce nei cittadini, a seguito degli incidenti verificati e possibili, ma si inserisce nel quadro delle scelte di vera innovazione tecnologica ed energetica che altri vicini stati, pure di tradizione pragmatica e non utopica, come la Germania e la Svizzera hanno recentissimamente intrapreso. Non cadiamo quindi nel "ricatto" di chi indica il nucleare come unica via percorribile.
D’altra parte un monito in tal senso (responsabilità rispetto alle scelte tecnologiche) è giunto proprio in questi giorni anche dal Papa in occasione di un discorso publico:
– Citta’ del Vaticano, 9 giu –
L’uomo deve ”adottare complessivamente uno stile di vita rispettoso dell’ambiente e sostenere la ricerca e lo sfruttamento di energie appropriate che salvaguardino il patrimonio della creazione e siano senza pericoli per l’uomo, devono essere priorita’ politiche ed economiche”.
Sono le parole che papa Benedetto XVI ha pronunciato nel discorso rivolto questa mattina ai nuovi ambasciatori di paesi di diverse parti del mondo.
Il pontefice ha anche ricordato ”le innumerevoli tragedie che hanno toccato la natura, le tecnica e i popoli” negli ultimi mesi. ”L’ampiezza di tali catastrofi ci interroga”, ha aggiunto. ”L’uomo a cui Dio ha confidato la buona gestione della natura – ha spiegato infatti – non puo’ essere dominato dalla tecnica e diventare suo soggetto. Una tale presa di coscienza deve condurre gli Stati a riflettere insieme sull’avvenire a breve termine del pianeta, riguardo alle loro responsabilita’ verso la nostra vita e le tecnologie”. Per Benedetto XVI, ”in questo senso e’ divenuto necessario rivedere completamente il nostro approccio con la natura”.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2011/06/09/visualizza_new.html_839461931.html
Alleghiamo il ns. volantino/comunicato riguardo le motivazioni dei 4 SI.
Non lasciamoci indurre ad auto escluderci dalla possibilità di diretta espressione democratica. rechiamoci alle urne ed esprimiamo responsabilmente il nostro voto.
Circolo Acli Achille Grandi di Gallarate.
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