Gli studenti del liceo Tosi volontari a Lourdes
Sono più di 80 i ragazzi che domenica 19 giugno partiranno per vivere un'esperienza di volontariato accanto a chi soffre. Una collaborazione che si ripete da 15 anni
Quest’anno sono più di ottanta gli studenti del liceo scientifico Tosi – soprattutto della classe terza – che andranno a Lourdes. Un record di adesioni, mai registrato nella storia del liceo.
Domenica 19 si ritrovano alle 10 al Pime e fino al 25 giugno sono impegnati in questa significativa esperienza. Non è un caso che la partenza sia proprio al Pime:« Vogliamo sottolineare la continuità con un’altra iniziativa di sensibilizzazione verso l’altro e di lavoro comunitario, ossia il Campo lavoro che si svolgerà al Pime negli ultimi dieci giorni d’agosto» afferma Maurizio Moscheni.
Lourdes rappresenta una tradizione consolidata che ormai al liceo Tosi si perpetua da più di 15 anni, da quando ha preso il via quasi in sordina con pochi ragazzi. Nel corso degli anni l’iniziativa si è propagata a macchia d’olio, arrivando a coinvolgere un ragazzo su tre. Tutti domenica saranno puntuali sul treno che li accompagnerà nella nota cittadina francese. Le ragazze saranno impegnate prevalentemente in attività di refettorio come “dame”, i ragazzi si prodigheranno in lavori che richiedono una forza maggiore: si occuperanno dei trasferimenti dei bisognosi, spingeranno le carrozzine, intratterranno gli ammalati in momenti liberi e faranno da barellieri. Insomma tutti saranno impegnati in attività pratiche, gratificanti e che consentono un immediato risultato. L’esperienza di Lourdes, oltre a stringere amicizie speciali tra i giovani, rappresenta un campo fertile per esprimere al meglio la volontà di aiutare gli altri.
Eloquente il tema dell’attività: il sorriso e il rapporto sereno che s’intende instaurare con le persone. L’iniziativa è coordinata dai prof Maurizio Moscheni e Marco Dania, che accompagneranno i ragazzi insieme al prof Massimo Castiglioni. Nobili gli insegnamenti che gli studenti traggono da quest’esperienza: «Ridimensionano le pretese del quotidiano e si accorgono che l’altro è importante per la propria felicità – spiega Moscheni – Un obiettivo fermo su cui noi puntiamo è quello di saper accogliere il diverso. Comunque i ragazzi vivono esperienze emozionanti che aprono la visuale a una nuova realtà. A Lourdes non va solo chi è religioso, ma chi è mosso dall’esigenza di riflettere, di dare più senso alla propria vita, di prodigarsi per gli altri. I ragazzi vivono un’esperienza che li rende più sensibili nei confronti degli altri e acquisiscono valori che un domani porteranno nella loro futura famiglia e in ambito professionale. E’bello inoltre sapere che i ragazzi di terza saranno supportati da altri studenti che hanno già effettuato l’esperienza lo scorso anno. Ogni anno i nostri studenti arricchiranno la loro esperienza incontrando giovani con gravi disagi della Comunità Cenacolo (della provincia di Cuneo) che a Lourdes hanno scoperto attraverso il lavoro e la preghiera, il senso della vita. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Oftal. L’Oftal è davvero una grande famiglia – conclude Moscheni – che incoraggia la presenza dei giovani e sa coinvolgerli, mettendoli a proprio agio».
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