Mal di pancia nel Pdl, c’è aria di scissione
Sarebbe già pronto a costituirsi autonomamente un gruppo di consiglieri eletti con il Pdl del quale farebbe parte Diego Cornacchia. Due le richieste: via Mira Bonomi dalla giunta e stop alle ingerenze di Marco Reguzzoni
Pochi giorni dopo la proclamazione della giunta bustocca esplode il mal di pancia nel Pdl e già almeno tre consiglieri comunali del Popolo delle Libertà sarebbero pronti a formare un gruppo autonomo se non verrà ritirata la delega assegnata a Laura Mira Bonomi, nominata assessore al bilancio e a Expo 2015. Quello che era solo un mormorio ora rischia di diventare un serio problema per il sindaco Gigi Farioli che ora si ritrova a dover gestire una nuova grana prima del consiglio comunale del 28 giugno.
Del gruppo farebbe parte il consigliere Diego Cornacchia (foto in basso) che, però, precisa: «Non va posta tale evenienza in relazione alla elezione del Presidente del Consiglio al quale, dice la stampa locale, io ambirei od ambisco. In realtà non è così anche perché non solo non è nelle mie intenzioni essere velleitario sino a quel punto, ben sapendo che altri sono meritevoli di ricoprire tale incarico, ma anche perché è il Consiglio Comunale l’Organo preposto a tale designazione – sottolinea Cornacchia in una nota – Il problema si pone su basi di maggior rilevanza che riguardano la politica amministrativa. In particolare l’eventualità della costituzione del Gruppo Consiliare autonomo di cui si vocifera, ma che per l’appunto “non è una invenzione”, discende dalle modalità con le quali “personaggi” esterni alla Città, e sin’anche alla politica locale, hanno pesantemente interferito sull’esito della recente consultazione elettorale condizionandone non solo gli equilibri ma pure la tenuta della maggioranza. In tal modo anche il Sindaco eletto, pur ritenendosi deus ex machina della situazione, ha dovuto sottostare al soddisfacimento del “Voglio” di persone terze».
Cornacchia, dunque, aggiusta la mira ma non si assume la responsabilità della guida di tale gruppo che sarebbe formato da almeno tre persone ma che, si vocifera, potrebbero essere di più. Due, dunque, le questioni sulle quali "gli autonomi" chiedono un sostanziale cambio di rotta prima del 28 giugno: la presenza in giunta dell’ex-sindaco di Turbigo, scelta che sarebbe stata "suggerita" dal coordinatore regionale del Pdl Mario Mantovani e l’eventuale imposizione da parte di Marco Reguzzoni di Francesco Speroni alla presidenza del consiglio comunale. Nel secondo caso, comunque, la critica è dovuta al fatto che la presidenza del consiglio non è una carica ma un incarico che viene dato in seguito ad un voto del consiglio comunale. Già a partire da questa sera, al concerto per il santo patrono in basilica di San Giovanni, si potrà capire chi rappresenterà la fronda in base alle sedie vuote tra i consiglieri del Pdl, qualcuno dice che il sindaco si sentirà molto solo.
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