Maturità? “La prima è andata, però…”
Tanti "boh?" e "mah!" tra gli studenti delle superiori. Il primo scoglio affrontato dai settemila studenti della provincia, sui banchi dalle 8. Le impressioni? "Troppo facile", "No, troppo difficili". Domani si replica con gli scritti della seconda prova
Escono alla spicciolata, dizionario tra le mani e la faccia di chi ha appena superato una grande prova. Sono settemila gli studenti in provincia che questa mattina, mercoledì 22 giugno, si sono trovati tra i banchi di scuola per affrontare la prima prova scritta della Maturità. Diversi i temi proposti che, come sempre, spaziano dalla letteratura alla scienza, dall’attualità alla politica. Una prova iniziata alle 8.30 in tutti gli istituti e quattro ore di tempo per concluderla. Già alle 12.00 però, gli ingressi delle scuole vedono uscire ragazze e ragazzi. Zaini in spalla, qualcuno con la faccia soddisfatta, qualcuno con il volto pensieroso chi spera sia andata bene, «non lo so, non lo so proprio».
Tutto sommato però, i ragazzi che incrociamo in via XXV Aprile non sembrano spaventati: «Mi aspettavo temi molto più difficili. Ieri sera ho ripassato la biografia di Gandhi, la storia del Risorgimento Italiano e diversi autori classici. Alla fine sono usciti programmi più facili». «A me sono sembrati banali – continua invece un’altra ragazza -. Mi aspettavo qualcosa di più originale».
Volevi temi più difficili? «No, no è andata bene anche così». «Anche a me sono sembrati facili», «Facili, facili» dice un ragazzo mentre corre verso la fermata del bus.
Il saggio breve, "Amore, odio e passione" sembra essere il più gettonato. C’è poi chi si è buttato sul tema socio-economico "Siamo quello che mangiamo" e chi ha preferito parlare di attualità prendendo spunto dalla famosa frase di Andy Warhol, "Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti”. Di certo, oggi, i protagonisti della giornata sono i ragazzi che affrontano l’importante prova. Tanti, "Boh", "Speriamo", "Vediamo", "Ehm" per raccontare una mattinata fatta di emozioni e di prove da superare. «I temi erano facili però non si sa mai» racconta un ragazzo che si avvia verso casa con il suo motorino. Gli altri ancora davanti all’ingresso della scuola, «Quale hai fatto tu?», «Io di Ungaretti non sapevo niente», «Quello sull’amore, odio e passione era il più bello», «io ho parlato di alimentazione, ho raccontato anche gli ultimi casi di intossicazione, mah», «quello di storia mi sembrava davvero difficile». E non è finita. «Domani arriva il bello, oggi è andata ma le altre prove sono quelle che mi spaventano di più». Giornate sui libri aspettando che arrivi l’estate, quella vera, fatta di sole e mare.
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