Sannino piange e ringrazia i suoi uomini
Dopopartita carico di emozioni. Il mister biancorosso ringrazia tutta la città e dà appuntamento alla squadra per martedì prossimo. I due allenatori: «questa partita è uno spot perfetto per il calcio pulito»
Le lacrime di Beppe Sannino sono le lacrime di una città intera. Il mister del Varese non le trattiene, parla e piange. Non è facile raccontare quanto è successo, quando hai appena richiuso nel cassetto il sogno di una vita. Ringrazia tutti, senza mai pronunciare la parola «addio», e convoca i giocatori per martedì prossimo. «Il pensiero va a questi ragazzi – dice Sannino – perché oggi hanno disputato una delle partite più belle viste a Masnago. L’hanno giocata con grande patos, sperando di chiudere un’annata straordinaria. Dobbiamo accettare il risultato con serenità, anche se il giusto epilogo sarebbe stato un altro. Il calcio è questo. Abbiamo gioito per due anni consecutivi ed è giusto rispettare anche la gioia degli altri».
Sannino e Alessandro Dal Canto, mister del Padova, sono entrambi d’accordo nel definire questa partita uno spot per il calcio pulito, vista l’inchiesta sulle scommesse che sta travolgendo alcune squadre italiane. «E’ stata una partita bellissima – ha commentato a caldo l’allenatore dei veneti – e onore al Varese per come ha affrontato la gara. Noi non siamo venuti a Varese per vivacchiare sul vantaggio casalingo. Siamo stati fortunati a trovare il gol del 2 a 1, ma poi abbiamo messo in campo una forza d’urto e uno spessore veramente notevoli».
Nessuno vuole parlare di futuro. Sannino liquida i rumors di mercato, che lo vorrebbero in serie A con il Chievo Verona, dando la sua parola. «Non ho mai trattato con questa squadra» dice il mister del Varese un po’ sorpreso. E’ più probabile che vada a Torino o a Genova.
Eros Pisano, che ha accompagnato la grande avventura del Varese 1910 dai dilettanti fino a oggi, non nasconde la sua delusione. «Il futuro per me era oggi – dice il capitano del Varese – e lo era anche per questo gruppo fantastico. Ce l’abbiamo messa tutta e il rammarico più grande è dover abbandonare il sogno della serie A perché era il sogno di tanta gente e non sappiamo quando ritornerà».
Anche Enis Nadarevic, oggi il migliore del Varese, ha la faccia di uno che si è svegliato bruscamente da un bel sogno. «Non ho parole – dice l’attaccante del Varese- . Quello che mi brucia di più di è non aver vinto perché dopo il due a zero ho pensato che ormai eravamo in finale. Io ho fatto quello che sono capace di fare come sempre, ma a un certo punto è sembrato tutto inutile. Non ho saputo far altro che piangere perché cose così ti capitano una sola volta nella vita».
Stephan El Shaarawy, che con la sua zazzera sembra una scultura di Boccioni, è stato l’uomo vincente del Padova. I suoi due gol, di cui il primo un vero capolavoro balistico, hanno permesso ai veneti di rimanere in corsa per la finale playoff che giocheranno contro il Novara. Questo ragazzino, classe 1992, ha le idee chiare sa in campo che fuori. «Ho superato gli esami di ammissione, ora mi manca la maturità. Ho superato il Varese, ora mi manca il Novara. A Padova sto bene e mi piacerebbe rimanere un altro anno».
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