Max Pisu: “Volevo fare l’odontotecnico, oggi faccio ridere”
Al festival di Cernobbio è arrivato con la sua comicità di sempre e con il personaggio, Tarcisio, che ha conquistato mezza Italia
É arrito al festival di Cernobbio con la sua comicità di sempre e con il personaggio che ha conquistato mezza Italia. Domenica 24 luglio Max Pisu sul palcoscenico del Festival Città di Cernobbio ha presentato lo spettacolo "Recital".
Tarcisio, il un fervente frequentatore di parrocchie e gite a Lourdes, ha presentato nuovi divertenti sheck. «Ho iniziato la mia carriera vent’anni fa, negli oratori, per divertimento – spiega Pisu -. Mi divertivo a prendere spunto dai personaggi che giravano in parrocchia, li rendevo comici. Li ho scoperto che facevo ridere la gente e mi piaceva».
Un debutto nell’8 luglio del 1991 alla Corte dei Miracoli, «che ricordo come uno dei giorni più emozionanti della mia carriera» e un percorso tutto in discesa che lo ha visto in programmi come Zelig ma anche a teatro e sul grande schermo.
Preferisci il teatro o il cinema?
«Sono nato con lo spettacolo dal vivo e con la risposta immediata da parte del pubblico…».
Se non fossi diventato comico, cosa avresti fatto?
«L’odontotecnico. Mi sarei occupato del sorriso della gente in un altro modo»
Quanto è cambiato il mondo del cabaret in questi anni?
«Tanto. Prima chi voleva fare questo mestiere aveva la possibilità di fare la gavetta. Nei locali, nei ristoranti, nei bar si organizzavano serate di cabaret, oggi non è più così. Si arriva direttamente alla tv e molte volte non si è abbastanza forti artisticamente per reggere il palcoscenico e sopratutto per continuare»
Durante la serata sei stato il conduttore di "Cer.co Top Band", il concorso per band emergenti. Che consiglio daresti a questi giovani?
«Credo che quello del musicista sia un mestiere ancora più difficile del mio. Ci sono tantissimi bravi cantanti e musicisti. L’unica cosa che posso dirgli è di farlo per passione e non per i soldi o la fama. Farlo per divertimento senza sperare in qualcosa di più, se arriva meglio»
Tu hai mai cantanto o suonato uno strumento?
«No ma cantare mi piace tanto che sono finito in un album dei Ribelli. Tre anni fa suonavano all’Idroscalo a Milano, ho cantato un pezzo con loro che è finito per essere registrato. Ma mi fermo qui».
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