Manifesti fascisti: “Atto grave, un’inutile celebrazione”
La condanna del Partito Democratico e della Cgil di Vasrese sui manifesti affissi da un privato negli spazi commerciali del comune per ricordare il compleanno del Duce: "Serve mobilitazione sociale"

Il circolo del Partito Democratico di Tradate esprime in maniera chiara la propria posizione: «Condanniamo fermamente l’episodio delle affissione dei manifesti fascisti negli spazi commerciali del Comune, ritenendolo un fatto grave e provocatorio. Desta inoltre preoccupazione la reazione del Sindaco Candiani che tende a minimizzare l’accaduto».
Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi in occasione del compleanno di Mussolini, il 29 luglio. Una trentina di manifesti sono stati affissi in città, negli spazi commerciali: un privato ha pagato la tassa e le affissioni sono risultate regolari dal punto di vista normativo, come assicurato dal vicesindaco Vito Pipolo poche ore dopo l’accaduto. Ma il Partito Democratico cittadino insiste: «È bene imparare dagli errori e chiudere con le pagine dolorose del passato, evitando inutili celebrazioni, ma rimboccandoci le maniche per costruire un futuro migliore».
«Diciamo no alle provocazioni neofasciste» è invece la condanna che arriva anche dalla Cgil di Varese che esprime una ferma condanna per i manifesti apparsi sui muri di Tradate a firma di un gruppo “Varese ardita”. «Se ancora una volta viene offesa la coscienza civile di tutti i cittadini tradatesi – proseguono dal sinadcato -, è molto grave l’atteggiamento tenuto a nome dell’Amministrazione Comunale dal sindaco leghista Candiani, che sollecitato a rimuoverli immediatamente ha di fatto minimizzato l’episodio, scaricando la responsabilità della provocazione solo su chi ha concretamente affisso tali manifesti».
La Cgil invita tutte le forze democratiche e antifasciste a «non abbassare la guardia e si dichiara da subito disponibile ad attivarsi per la più ampia mobilitazione sociale e istituzionale, rispondendo in maniera netta a questa nuova offesa di stampo neofascista. Occorre mettere un freno ad episodi di questo genere ed evitare che si possano ripetere, riaffermando con forza i valori di solidarietà , accoglienza e convivenza civile che sono sentimenti prevalenti sia a Tradate che nel resto della nostra provincia».
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