«Perchè non attivare una “compostiera di quartiere”?»
Cattivi odori nel tradatese ancora nel mirino, questa volta da parte di forze politiche emergenti, come il Movuimento 5 stelle, nato in vista delle elezioni della prossima prima
Cattivi odori nel tradatese ancora nel mirino, questa volta da parte di forze politiche emergenti, come il Movuimento 5 stelle, nato in vista delle elezioni della prossima primavera. Le critiche giungono direttamente dal blog del gruppo e si riferiscono ai recenti cattivi odori del tradatese, presenti da diversi mesi: «Dopo un anno – si legge – non si sa ancora con certezza assoluta quale sia la causa di quegli odori nauseabondi, e con paradossale sufficienza non è stata ancora proposta una strada percorribile alternativa. Tra le tante, quindi, vorremmo suggerirne una, frutto dell’esperienza e della competenza messa in atto da alcuni "comuni virtuosi" del nostro Paese».
Ed ecco la proposta: «Altre amministrazioni comunali italiane, hanno attuato politiche ambientali spinte per raggiungere l’obiettivo "Rifiuti zero", come il caso della "Compostiera di quartiere", un vero e proprio sistema per il compostaggio locale collettivo a uso pubblico: il compost prodotto, oltre che ad essere a "costo zero" (escludendo l’investimento iniziale), verrebbe utilizzato come fertilizzante per le aree verdi comunali. Invece, a Tradate, si preferisce costruire palazzi e dimezzare le concessioni di smaltimento a privati e/o società partecipate (varie ed eventuali)».
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