Annunciate 10 mila assunzioni
Il saldo rimane comunque negativo (le uscite sono 11.720). Ma solo il 21,2% degli intervistati cerca dipendenti. Lo dice l’indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione. I dati provinciali pubblicati su OsserVa
Emerge qualche spiraglio nel buio del mercato del lavoro varesino: le nostre imprese sembrano intenzionate a riprendere le assunzioni. È quanto emerge dalla versione annuale dell’indagine Excelsior condotta da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e pubblicata nei dati relativi alla nostra provincia su OsserVa, il portale statistico della Camera di Commercio (www.osserva-varese.it).
Gli imprenditori intervistati prevedono 10.570 nuove assunzioni per quest’anno (erano solo 8.720 nel 2010) a fronte di 11.720 uscite (erano ben 12.780 nel 2010). Il saldo entrate-uscite resta quindi sempre negativo (-1.150) ma in miglioramento rispetto ai record registrati nel 2009 (-4.010) e nel 2010 (-4.050).
L’indagine è appena stata presentata, ma le interviste erano state realizzate nei mesi precedenti alle nuove difficoltà fatte registrare dall’economia mondiale da luglio in poi. Non è quindi confermato che a fine anno queste previsioni vengano rispettate, molto dipenderà da come andrà la ripresa dell’attività produttiva a settembre e da come reagiranno le imprese alla tempesta finanziaria di agosto e alla manovra del Governo per riequilibrare i conti.
LE ASSUNZIONI SETTORE PER SETTORE – A testimonianza del fatto che la crisi non è stata del tutto superata, molte sono ancora le imprese varesine che non prevedono per l’anno in corso alcuna assunzione (76,8%). C’è però il 21,2% delle aziende intervistate che programmano assunzioni per il 2011 e, tra queste, sono soprattutto quelle di maggiori dimensioni (sopra i 50 addetti) che mettono in conto di incrementare il personale principalmente per due motivi: sostituzioni e crescita degli ordinativi.
Entrando nel dettaglio settoriale, si evidenzia un saldo ancora negativo per l’industria, pari a -830, ma in forte miglioramento rispetto al 2009 e al 2010, quando i saldi superavano quota -3.000. Le assunzioni non stagionali previste sono 3.990, distribuite nei settori: costruzioni (1.100 assunzioni con saldo abbastanza negativo), fabbricazione prodotti in metallo (460 con saldo abbastanza negativo), industrie alimentari-legno-carta (450 con saldo positivo) industrie elettriche ed elettroniche (400 assunzioni con saldo negativo), tessile-abbigliamento (390 assunzioni con saldo molto negativo) e fabbricazione macchinari (330 assunzioni con saldo positivo).
Per quanto riguarda i servizi, i 4.780 ingressi non stagionali previsti sono così distribuiti: commercio (1.200 assunzioni ma con saldo negativo), alberghi-ristoranti-servizi turistici (840 assunzioni con saldo positivo), sanità-istruzione (690 con saldo positivo), Trasporti e Attività connesse (580 con saldo abbastanza negativo) e servizi avanzati (450 con saldo abbastanza positivo). Complessivamente il saldo nei servizi è ancora negativo -330 ma anche in questo caso il quadro migliora rispetto al 2009 e il 2010 quando i saldi negativi erano rispettivamente -940 e -810. Tuttavia vi è da segnalare che durante la crisi il commercio aveva sempre mantenuto saldi positivi mentre per il 2011 evidenzia un saldo negativo probabilmente dovuto alla contrazione dei consumi.
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