Bustofolk trova casa al Museo del Tessile
Dal 18 al 25 settembre torna il festival celtico, che quest'anno si svolgerà interamente nella struttura di via Volta. La novità è il progetto ArcheoFolk, alla scoperta delle testimonianze storiche in provincia di Varese
Dal 18 al 25 settembre Busto Arsizio torna a ospitare Bustofolk, il festival internazionale promosso dall’Accademia di Danze Irlandesi – "Gens d’Ys". Una manifestazione che in dieci anni ha ospitato oltre 500 artisti, 84 gruppi musicali, 9 nazioni e 8 regioni, più di 400 espositori e circa 800 studenti degli istituti superiori coinvolti negli stage di danza, mentre le presenze totali dei visitatori si stimano in 150.000. Tante le novità della decima edizione, che si terrà per la prima volta al Museo del Tessile di Busto Arsizio; il festival potrà contare sul contributo morale ed economico degli Assessorati alla Cultura della Città di Busto Arsizio, della Provincia di Varese, Land of Tourism e, per la prima volta, della Presidenza del Consiglio Regionale della Lombardia, e csul patrocinio del Ministero della Gioventù, dell’Ambasciata Irlandese, di Regione Lombardia – Cultura, dell’Ente Nazionale del Turismo Irlandese e di ECQUE (European Celtic Quality Events).
La direzione artistica, affidata a Umberto Crespi, ha predisposto un programma ricco di eventi per tutti i gusti e le età: l’appuntamento più atteso è forse quello con il concerto del noto artista asturiano Hevia.
Tra le novità di quest’anno c’è anche ArcheoFolk, un progetto che ha lo scopo di promuovere la conoscenza del passato celtico del territorio di Varese con una serie di iniziative adatte a tutti ma di alto livello culturale. Il progetto, intitolato "I Celti, genti d’Europa", è stato curato da RavenArt ArcheoStoria&Arte di Cristiano Brandolini, archeologo, ed Elena Percivaldi, storica, in collaborazione con il Gruppo Archeologia Sperimentale Arte Celtica G.A.S.A.C. di Giuseppe Stucchi e il SiMArch (Sistema Museale Archeologico) della Provincia di Varese e prevede una mostra, un convegno, attività e laboratori didattici per adulti e ragazzi e visite guidate ai musei archeologici della provincia.
Si inizia domenica 18 settembre alle 16 con l’inaugurazione e la conferenza "Celti d’Insubria: alle origini dell’Europa": in due ampi interventi i curatori esamineranno, in maniera chiara ed accessibile anche ai non addetti ai lavori ma scientificamente rigorosa, tutti gli aspetti della civiltà celtica nell’area lombardo-insubre in generale in particolare, a partire dalla cultura di Canegrate e dalle facies protogolasecchiana e golasecchiana fino alla romanizzazione (ossia all’incirca secc. XIII-I a.C.). Si ricostruirà dunque la storia dell’area in oggetto mettendo in luce le caratteristiche principali della civiltà materiale appartenente alle varie genti che vi si sono succedute nel tempo (centri abitati, culto dei morti, commercio, artigianato, società e religione), evidenziandone anche le peculiarità linguistiche e culturali, note attraverso le iscrizioni in alfabeto insubre-leponzio. Ampio spazio sarà inoltre dedicato all’esame delle tracce archeologiche emerse in zona nel corso degli scavi.
Da lunedì 19 settembre fino alla fine della manifestazione sarà allestita , presso la sala gemella del Museo, la mostra archeologico-didattica "I Celti. Dalla Lombardia all’Europa". La mostra, sempre a cura di C. Brandolini e E. Percivaldi, espone in cinque sezioni le fedeli riproduzioni di decine di reperti dell’Età del Ferro (realizzati dal G.A.S.A.C.): monili, gioielli, armi, abiti, suppellettili e oggetti di uso quotidiano permetteranno di ricostruire vita e abitudini dei Celti. Completano la mostra un’ampia sezione dedicata a "Il cinghiale, simbolo di forza e di conoscenza", e le due spettacolari riproduzioni di carnyx (corni da guerra) di bronzo utilizzati dai Celti in battaglia. Sarà inoltre presente un bookshop tematico e sono previste, su richiesta, attività per non vedenti. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 23 con ingresso libero.
Per tutta la durata dell’esposizione sono previsti laboratori storico-didattici riservati alle scuole insieme alla visita guidata della mostra, e agli adulti. Tutti i laboratori si tengono su prenotazione obbligatoria e prevedono un contributo. Per i ragazzi sono in programma laboratori sulla battitura della moneta e sull’abbigliamento e l’armamento dei guerrieri celti e romani; per gli adulti su abbigliamento e lavorazione del ferro e della ceramica dell’età del Ferro.
Sarà inoltre possibile visitare, sempre su prenotazione e accompagnati da guide provinciali munite di tesserino, i Musei archeologici del circuito SiMArch (Angera, Arsago Seprio, Sesto Calende, Castelseprio) e le aree archeologiche di Castelseprio e del Monsorino.
Infine, dal 23 al 25 settembre (dalle 10 alle 23) nel parco del Museo (ingresso libero) saranno allestiti alcuni accampamenti storici della seconda età del Ferro a cura di gruppi di rievocazione storica, che proporranno al pubblico attività sia rievocative sugli antichi usi e costumi, sia didattico-artigianali.
Per ulteriori informazioni visitare il sito web della manifestazione o l’area dedicata al progetto ArcheoFolk.
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