Medici in pensione: al Circolo è tempo di equilibrismi
Sono quattro i primari che lasceranno per raggiunti limiti di età nei prossimi mesi. Il primo sarà il cardiochirurgo sala, la cui successione è tutt'altro che semplice
Saranno tre i primari dell’ospedale di Circolo ad andare in pensione nei prossimi 15 mesi.
Il primo a lasciare l’incarico sarà Andrea Sala, primario di cardiochirurgia in pensione dal 1 novembre prossimo, sarà poi la volta di Leopoldo Conte primario di Fisica sanitaria per chiudere con il professor Renzo Dionigi che lascerà la chirurgia nel novembre 2012.
Il primo traguardo, dicevamo, lo taglierà il cardiochirurgo Sala la cui successione si annuncia difficile e combattuta. Dato che una soluzione sarà quasi impossibile prima del primo novembre, il reparto sarà affidato in reggenza dal suo aiuto il dottor Musazzi. Il clima teso dell’ultimo anno prosegue quindi in questa fase di passaggio. Due sono le posizioni: da una parte la corrente, ben vista dal Magnifico Rettore Dionigi, che guarda a Parma e a un aiuto del primario il cui il figlio è specializzando proprio nel reparto varesino, dall’altra la soluzione, che piace al primario di cardiologia Jorge Salerno, che vorrebbe chiedere a Pavia. In tutti e due i casi ci sono problemi: l’opzione Parma presupporrebbe una modifica del regolamento dell’Università perchè il professore rimarrebbe, in un primo momento, legato a Parma e quindi arriverebbe in convenzione. L’alternativa pavese è più debole perchè i due specialisti indicati inizialmente hanno declinato la proposta mentre un terzo cardiochirurgo non avrebbe credenziali adeguate a una successione con il professor Sala.
L’azienda ospedaliera attende di conoscere la risposta della componente universitaria, a cui spetta la nomina del primario. Un’attesa troppo lunga potrebbe indurre la Regione a cambiare registro e ad assegnare il posto con un concorso ospedaliero.
Quello di Sala, dunque, è il primo di importante test sulla compattezza della componente accademica che, il prossimo anno, si troverà a individuare la delicatissima successione alla guida della clinica chirurgica.
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