Quando “i Nomadi” ti bussano alla porta

Per festeggiare dopo tre mesi di ospedale il ritorno a casa di Vittorio Carrubba, storico custode del Liceo Tosi, la sua famiglia gli ha organizzato una visita a sorpresa

Non capita tutti i giorni di trovarsi i Nomadi a casa. In questo caso, però, non parliamo di senza tetto che si accampano nel giardino di casa ma della celebre band musicale. Ed è proprio quello che è successo a Vittorio Carrubba che, questa mattina, si è visto sull’uscio di casa Massimo Vecchi, bassista della Band. Una sorpresa che la sua famiglia gli ha organizzato per il suo ritorno a casa dopo 3 mesi passati in ospedale. Il celebre custode del liceo Tosi, vera colonna portante dell’istituto, è infatti stato vittima di un pauroso incidente stradale alla fine di giugno mentre guidava la sua moto che ha costretto i medici ad amputargli una gamba.

«E’ a casa da 3 giorni -spiega la moglie Katia- e abbiamo voluto organizzargli questa sorpresa che progettavamo da tempo». Seduti nel salotto di casa, Vittorio e Massimo chiacchierano come se fossero amici di vecchia data. «Non so più neanche a quanti tuoi concerti sono venuto -racconta Vittorio- e ogni volta è un’esperienza straordinaria». Ma il liceo Tosi è sempre presente nei pensieri del custode che quindi propone subito all’artista di tornare per poter incontrare molti più studenti rispetto a quelli che oggi hanno avuto l’opportunità di farlo. E i Nomadi, che già qualche anno fa erano stati in un liceo di Legnano, assicurano che presto torneranno nell’istituto perchè «alla fine noi siamo persone normali che fanno un lavoro un po’ meno normale». Vittorio, per ringraziare Massimo Vecchi della sua sorpresa, gli ha donato una copia del suo libro autobiografico “Al di là del proprio naso” perchè «alla fine io conosco te ma tu di me non sai nulla».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Settembre 2011
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