Ecosistema Urbano 2011: Varese rimandata
Legambiente: “Le politiche sulla sostenibilità ambientale diventino strategiche per il Comune
Bocciata nelle politiche sulla mobilità, sull’acqua e sull’energia, promossa nella raccolta differenziata e nel teleriscaldamento.
Non è un quadro molto positivo per Varese quello che esce dall’ “Ecosistema Urbano 2011”, il rapporto nazionale di Legambiente e Ambiente Italia che misura la qualità ambientale dei Comuni capoluogo di Provincia attraverso l’analisi di oltre settanta indicatori.
Il risultato finale è 44,14%, punteggio che vale un trentunesimo posto su quarantatre nella classifica relativa ai Comuni medi (da 80mila a 200mila abitanti).
Per dare un’idea, la stessa classifica, che si basa prevalentemente sulle risposte degli stessi enti pubblici sottoposte ad una verifica successiva, è vinta da Bolzano con 65,84% mentre Siracusa ottiene la maglia nera a causa del suo pessimo 29,47%.
“E’ da alcuni anno che registriamo una tendenza negativa della nostra città – ammette Dino De Simone, presidente del Cigno Verde varesino -. Ecosistema Urbano deve servire per monitorare il proprio operato, le proprie politiche: la classifica innanzitutto è con noi stessi”.
Uno strumento dunque per capire cosa è stato fatto negli anni scorsi, cosa si sta facendo ora e soprattutto qual è la direzione verso cui si sta andando.
“E’ su questo che come ambientalisti vogliamo concentrarci – sottolinea De Simone -: le politiche sulla sostenibilità ambientale e la qualità della vita devono diventare strategiche per il governo di Varese. Questioni importantissime come la diminuzione del traffico, un’attenta gestione delle risorse idriche, la promozione delle fonti rinnovabili a partire dagli edifici comunali, la lotta all’inquinamento atmosferico vanno affrontate con maggiore incisività.”
I dati: aria
Nel dettaglio, sono discreti i dati relativi alla qualità dell’aria, i quali valgono un undicesimo posto per la quantità di biossido di azoto presente, un ventesimo per il Pm10 e solo un trentacinquesimo per la concentrazione di ozono che per ben 53 giorni ha superato la soglia fissata per legge.
Acqua
I varesini consumano quasi 170 litri di acqua potabile a testa al giorno conquistando così una poco positiva 29esima posizione. La dispersione idrica della rete, cioè la differenza percentuale tra l’acqua immessa e quella consumata, è del 38% (33esima posizione), mentre la capacità di depurazione è dell’89% (29esima).
Rifiuti
I risultati migliori riguardano la produzione pro capite dei rifiuti urbani e la percentuale di raccolta differenziata. Per la prima siamo ottavi con 516 kg per abitante all’anno, per la seconda il 48,9% vale un quindicesimo posto.
Mobilità
Nel campo della mobilità va malissimo per le politiche generali sulla sostenibilità (38esimi) e per la quantità di zone a traffico limitato, quasi nulla (40esimi). L’elevato numero di 64 automobili ogni cento abitanti pone Varese al 31esimo posto, al 25esimo invece per i metri di piste ciclabili ogni cento abitanti: 4 metri e mezzo.
Siamo infine ventunesimi per le politiche a favore della ciclabilità e diciottesimi per il trasporto pubblico.
Energia
La miglior performance in assoluto si realizza con il quarto posto sul teleriscaldamento. Rovinata però dallo 0,02 kiloWatt di energia solare fotovoltaica installati sugli edifici comunali ogni cento abitanti (40esimi in classifica). Consumano parecchia energia i varesini nelle proprie case: 1259 kW all’ora per abitante che valgono il 35esimo posto. Il dato generale sulle politiche energetiche rispecchia questi chiaroscuri: 34esimi.
Aree verdi
E’ ampia l’estensione della superficie di aree verdi sul totale di quella comunale. Conquistiamo così il 14esimo posto in questa particolare classifica. Ma il verde urbano fruibile per abitante è di soli 6,23 metri quadrati e per questo diventiamo trentesimi
Politiche ambientali
Come è messo il Comune? Sembra non molto bene a giudicare dal 36esimo posto per l’eco-management, indice composto tra l’altro dall’utilizzo di carta riciclata negli uffici comunali, dalla raccolta differenziata all’interno del Comune, dalla presenza di procedure di acquisto verdi per le fonriture.
E sulla progettazione? Per ora è un impietoso zero. Che indica l’assenza della redazione del piano di Zonizzazione acustica, del Piano Urbano del Traffico e del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile.
Il rapporto completo è scaricabile su: www.legambiente.it/contenuti/articoli/ecosistema-urbano-xviii-edizione-0
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