“La terza pista di Malpensa: inutile e dannosa”
Venerdì 30 settembre si è svolto un convegno organizzato da Legambiente a cui hanno preso parte anche i sindaci del Cuv
Un forte No alla terza pista di Malpensa è risuonato dal convegno organizzato da Legambiente a Vergiate venerdì 30 settembre.
A dirlo però non sono stati solo gli ambientalisti dell’associazione e dei comitati (Covest, Unicomal, Viva Via Gaggio), ma anche i Sindaci del Cuv, che già subiscono gli effetti negativi dell’infrastruttura, e di quei Comuni che verrebbero coinvolti in misura maggiore di ora, da Gallarate a Vergiate e Daverio.
Una posizione rafforzata in maniera decisa dal Parco del Ticino e dalle Compagnie aeree europee, che sono intervenuti da prospettive diverse per dimostrare l’inutilità del piano di ampliamento dell’aeroporto.
Se per Mirella Bertani, presidente del Parco, la priorità è "la tutela del territorio, la difesa di un’area di mitigazione ambientale", per Osvaldo Gammino, portavoce delle Compagnie aeree europee a Malpensa, "la terza pista vedrà la luce con ogni probabilità nel 2020, dopo l’Expo, e quindi a noi non servirà. I numeri di Sea sull’aumento dei passeggeri sono irrealistici e il loro progetto è per noi economicamente insostenibile".
Un convegno con l’obiettivo dunque di creare una rete di soggetti diversi uniti da un interesse specifico, "perchè quando gli interessi sono sani non bisogna aver paura di creare alleanze" ha dichiarato Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia.
Già ora, secondo Dario Balotta, responsabile trasporti del Cigno Verde regionale, l’aeroporto dispone di una capacità di volo inutilizzata e da riorganizzare, senza bisogno di sottrarre centinaia di ettari al Parco del Ticino: "Una onorevole ritirata dalla quotazione di SEA e dal programma di terza pista a questo punto è l’unica via ragionevolmente praticabile".
"Perchè – ha concluso Di Simine – in questo caso come in molti altri difendere l’ambiente significa anche garantire il benessere economico, attraverso il trasferimento di risorse da progetti insostenibili ad altri utili al territorio".
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