Nebbia e smog fino a giovedì

Nebbie all’alba, nemmeno un filo di vento e valori degli inquinanti che salgono. Un panorama scritto con la carta carbone quello che si presenta ad ogni autunno inoltrato nella zona tra il Varesotto e l’alto milanese. Se il comune di Milano ha evitato il blocco della circolazione per la giornata di lunedì, non è detto che le cose, per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria, vadano bene, e non solo a Milano, ma anche per il Varesotto.

Le centraline di Arpa Lombardia, ferme all’ultimo rilevamento che risale a sabato scorso, il 26 novembre segnalano infatti per la provincia di Varese un panorama non buono. Dei dati forniti, per il Pm 10, Varese si salva, con un valore di 46 alla centralina di via Copelli, ma a preoccupare sono le situazioni legate alle zone critiche della provincia, come Saronno e la fascia cosiddetta “del Sempione”. Qui, sempre dati Arpa alla mano, il valore minimo del Pm10, vale a dire le polveri fini, è quasi il doppio della soglia minima: 95 in località Santuario. Situazione non buona per l’aria anche nel gallaratese, dove in città, la centralina di San Lorenzo segna un valore di 55, mentre a Ferno è di 78.
Una situazione che per il momento, come detto, fa scongiurare il blocco della circolazione nonostante la situazione di Milano dove per il quattordicesimo giorno consecutivo le centraline hanno fatto registrare lo sforamento dei livelli di concentrazione di Pm10 schizzati fino a 106 mg/mc: la chiusura al traffico del centro città prevista originariamente dall’ordinanza della Giunta comunale non scatterà. Sabato scorso l’ordinanza è stata "congelata" e il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente della Provincia Guido Podestà hanno deciso di convocare per domani un tavolo con i 134 Comuni dell’hinterland per valutare un pacchetto di misure condivise sull’inquinamento.
Cosa accadrà questa settimana? Difficile prevederlo con certezza, ma in assenza di piogge e col persistere delle nebbie al mattino i valori potrebbero aumentare: lo stesso Centro Geofisico Prealpino parla di una situazione di “stabilità atmosferica e assenza di vento con condizioni favorevoli all\’accumulo di inquinanti al suolo (polveri sottili)”
Le previsioni dello stesso istituto, infatti, parlano di una situazione di sostanziale bel tempo per la prima metà della settimana. Almeno fino a mercoledì seera ielo sereno o al più qualche velatura su Alpi e Prealpi, inversione termica in montagna, nebbie mattutine nelle zone lacustri. In pianura nebbie e nubi basse nelle ore più fredde, solo in parziale dissolvimento nelle ore centrali della giornata. Brinate e locali gelate all’alba. Questo fino a giovedì. Solo da allora sarà possibile sperare che la situazione migliori, con l’arrivo di nubi e la possibilità di precipitazioni. Ma attenzione: con l’acqua in pianura arriverà anche la neve, ma non sotto i 1200 metri.