Chiedeva mazzette per regolarizzare stranieri, in manette ispettore
Il poliziotto era a capo dell'ufficio immigrazione dove aveva prospettato ad una donna ivoriana lungaggini e pastoie burocratiche per ottenere i documenti e aveva chiesto 3500 euro per "oliare i meccanismi". È stato colto in flagranza di reato
Un ispettore di Polizia del commissariato di Busto Arsizio è stato arrestato mercoledì 14 dicembre, all’interno del suo ufficio (si occupava di immigrazione) colto in flagranza di reato subito dopo essersi fatto consegnare 500 euro (effettivamente rinvenuti nelle sue tasche) da una donna ivoriana in attesa di documenti per la regolarizzazione. Sarebbe stata proprio la donna a denunciare l’accaduto alla Polizia, alla quale avrebbe raccontato che l’ammontare della cifra da consegnare era 3.500 euro. Fino a quel momento ne aveva già dati 700 all’ispettore. C.L. aveva convinto la donna a pagare quei soldi adducendo problemi sorti nella sua regolarizzazioni, tempi lunghi e pastoie burocratiche, prospettandole una velocizzazione delle pratiche in cambio della mazzetta.
L’uomo, 52enne, è molto conosciuto a Busto dove ha lavorato per 25 anni, fino alla fine della sua carriera, chiusa con l’arresto effettuato dalla Squadra Mobile di Varese diretta da Sebastiano Bartolotta. Al momento dell’arresto l’ispettore ha subito negato parlando di equivoco, ma era da tempo sotto la lente d’ingrandimento della questura che stava solo aspettando il momento buono per far scattare le manette ai polsi. Il sostituto procuratore di turno della Procura di Busto Arsizio, Francesca Parola, ne ha disposto l’arresto immediato con l’accusa di concussione e ora si trova in una cella d’isolamento del carcere di via per Cassano per garantire la sua sicurezza, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
Difficile descrivere lo shock dei colleghi coi quali ha condiviso le stanze del commissariato di via Candiani in tutti questi anni. Davanti agli sguardi di disapprovazione degli agenti che lo hanno arrestato non ha saputo dire una parola. Il capo della Mobile ha anche annunciato che a breve potrebbero esserci sviluppi con l’accertamento di altri casi.
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