Il comune cede ad Agesp un ramo d’azienda
L'ultimo consiiglio comunale ha ratificato il conferimento della gestione di patrimonio pubblico, lavori pubblici, verde e cimiteri. Critiche le opposizioni
Il consiglio comunale di Busto Arsizio ha deliberato sabato, in un inusuale seduta mattutina, il conferimento di un ramo d’azienda del comune ad Agesp, società a totale controllo comunale, dopo il periodo sperimentale del 2010. Ufficialmente l’amministrazione ha delegato alla società multiservizi la gestione di cimiteri, rivalutazione patrimonio, verde pubblico e lavori pubblici con una conseguente ricapitalizzazione. La decisione chiude la fase transitoria che dalla maggioranza è stata valutata molto positivamente. La decisione è stata presa sulla scorta di una perizia che ha valutato la sperimentazione. Il testo parla di bilancio positivo ed efficienza, giudicando positivamente anche il controllo analogo della giunta. ok. Ad essere penalizzato è soprattutto l’assessorato ai lavori pubblici.
Duri i giudizi da parte delle minoranze ed Erica D’Adda del Pd ribalta la lettura della perizia parlando di situazione debitoria non positiva: «C’è una continua uscita di liquidità – sottolinea – il sindaco dice, praticamente, do una parte a te per poter ottenere prestiti dalle banche. Non vogliamo fare nessun’accusa ma appare come un’operazione di spostamento da un comando all’altro senza prospettive». Il sindaco emerito Rossi, invece, divide in due il giudizio pur avendo poi votato contro: «Da cittadino sono soddisfatto di Agesp – ma precisa – Sono stati svuotati tre assessorati e adesso cosa resta all’ amministrazione comunale? Solo un potere dimezzato? Forse è pericoloso. Ritorniamo a discuterne in commissione perchè potremmo non essere pronti a votare oggi».
Il capogruppo del Pdl Franco Castiglioni si dice, invece, a favore della delibera: «Con l’azienda in house manteniamo il controllo e per questo è una scelta da confermare – rispondendo a chi critica che la piscina Manara perde soldi ogni anno – la Manara perde? Pazienza c’è tanta gente che la usa. Durante la mia gestione in Agesp ho fatto peggio» ammette candidamente e inaspettatamente Castiglioni. La risposta di Erica D’adda è a stretto giro sulle parole del capogruppo Pdl: «Se una cosa costa tanto e non puoi permettertela, non la fai. Bisognerebbe abbassare le ali di fronte alle perdite da 700 mila euro». Per Sablich il problema è proprio Agesp: «La tendenza con le ultime manovre è quella di chiudere queste società che creano indebitamento». Il giovane consigliere leghista Albertini sottolinea che è giusto spendere tanto per servizi di alto livello.
Il sindaco Farioli ha chiuso la serie di interventi andando a tirare le fila del discorso: «Agesp è l’unica società multiservizi che sta andando bene edè in gara per entrare nella gestione di servizi anche a Legnano. Varese va male da quando è diventata di A2A – conclude – Non è una questione ideologica. Sono d’accordo che non sia la celta ottimale ma. in assoluto, è la migliore che potevamo fare». L’occasione è stata colta anche dal Pd che ad inizio seduta ha comunicato il nuovo capogruppo Walter Picco Bellazzi al posto del dimissionario Carlo Stelluti, il quale era assente.
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