Arte al latte acido

Erique La Corbeille e Davide D'alberto e Fabrizio Gagliardi sono le anime di Sourmilk spiega come è nato il progetto un po’ locale, un po’ libreria, un po’ galleria

Un po’ locale, un po’ libreria, un po’ galleria a Minzago di Sumirago una villa liberty dal nome un po’ “acido” Sourmilk propone mostre d’arte, concerti e film d’autore. Erique La Corbeille e Davide D’alberto e Fabrizio Gagliardi sono le anime di questo progetto che venerdì presenta al pubblico la mostra di Mark Richardson, batterista degli Skunk Anansie.

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Mark Richardson a Sourmilk 4 di 6

Come nasce Sourmilk?
Sourmilk nasce dall’idea del caro amico Davide D’Alberto (grande appassionato di cinema). Ha pensato poi di coinvolgere me e Fabrizio Gagliardi. Abbiamo lavorato noi tre per più di un anno sull’ideazione di tutti gli aspetti  affrontando anche molteplici  cavilli burocratici. L’Italia non sembrava pronta per un progetto così articolato.


Che cosa vuol dire Sourmilk?
Sourmilk significa “latte acido” e rappresenta il concetto di arte “alternativa” che abbiamo -da sempre- voluto proporre.


Quali sono le vostre attività?
Le nostre attività sono molteplici: abbiamo rispettato la configurazione della villa mantenendo inalterate le stanze senza unirle o modificarne la conformazione.  Al suo interno abbiamo fatto posto ad un negozio di film d’autore, introvabili, di importazione da tutto il mondo; c’è anche un art-bookshop dove è possibile trovare libri di fotografia, arte in tutte le forme, illustrazione, fumetti, sleazy, art magazines, art toyz; sullo stesso piano (piano terra) c’è anche un house bar con vini selezionati e birre artigianali (italiane ed inglesi): Al piano superiore ci sono 3 stanze completamente dedicate alla galleria d’arte, alla proiezione di film, alle performance ed ai concerti.

Ci si immaginerebbe un locale come Sourmilk nel cuore di Milano (per esempio), come mai proprio a Menzago di Sumirago?

La nostra scelta voleva andare controcorrente, volevamo spostare l’attenzione nei luoghi dove la vita scorre tranquilla e dove un progetto di stampo “nordeuropeo” potesse scuotere gli animi della gente. E’ stato grazie a questa scelta che le varie testate giornalistiche locali e nazionali si sono interessate a noi scrivendo articoli nei quali ci hanno sempre appoggiati  e spinti a continuare per questa direzione.


Sourmilk ha ospitato artisti italiani e stranieri, qual è la mostra che  ha avuto più successo, quella che ha maggiormente colpito il pubblico e perchè?
Tutte le mostre organizzate fino ad ora hanno avuto un bellissimo seguito e molti consensi. Gli artisti vengono scelti e contattati dopo una lunga e minuziosa ricerca. Abbiamo avuto il piacere di ospitare artisti italiani e stranieri, a volte conosciuti a volte no ma è proprio sui talenti nuovi che vogliamo puntare. Vogliamo essere i primi a scovare nuovi mondi e nuove personalità. Forse uno degli artisti più apprezzati è stato il talentuoso pittore modenese Sergio Padovani.


Che tipo di pubblico frequenta Sourmilk? Risponde il pubblico della provincia alle vostre proposte?
Il pubblico di Sourmilk  è molto vario. Chi non è realmente interessato la volta dopo non ci torna più. I frequentatori  della villa sono persone curiose, positive, educate, interessate…persone  che si nutrono di arte e di cinema, che parlano volentieri con gli altri e che apprezzano il buon vino del nostro house bar o i nostri cocktails al  latte che consigliamo di provare.


Da dove viene la sua passione per l’arte?
La mia passione per l’arte mi accompagna da sempre. Riesco ancora a ricondurla a ricordi lontani: da piccola spesso stavo chiusa in casa a disegnare un personaggio dei cartoni animati chiamata Iridella e attendevo che un mio miny pony volasse alla mia finestra. Penso di poter parlare a nome di tutti i ragazzi che rendono Sourmilk una realtà così forte: ognuno di noi è un bambino cresciuto che non ha mai perso  la forza e la voglia di sognare. Chiunque  si fermerebbe di fronte ad un progetto così ambizioso, complicato e difficile da gestire. Siamo partiti in 3: Davide D’alberto, Fabrizio Gagliardi ed io. Ora siamo una squadra ben più ampia: ci fa piacere citare Luca Zanovello, Clarissa Tempestini, Irene Perino, Andrea Cavalli, Francesco Rienzi, Tommaso Zarini, Ilaria Frigerio. Senza di loro il progetto non avrebbe tutta questa forza!

Qual è l’ultima mostra che ha visitato e che ti è piaciuta?
L’ultima mostra che ho visto è stata “Artemisia Gentileschi”. Sebbene la conoscessi dai tempi del liceo ho letto recentemente la sua biografia prima di visitare la sua mostra a Milano. Non saprei che parole aggiungere di fronte ad una tela del ‘600. E’ stato molto emozionante.

 
Il 13 gennaio inaugurate una mostra fotografica di Mark Richardson, come lo hai conosciuto?
Noi e Mark abbiamo un amico in comune: il manager italiano degli Skunk Anansie. La cosa è nata in modo molto naturale. Abbiamo proposto la mostra che è stata accolta a braccia aperte da Mark il quale per conoscerci ci ha invitati al loro concerto dello scorso Luglio a Milano. Abbiamo chiacchierato un po’ in camerino e poi ci siamo goduti il loro spettacolo. Mark un mese dopo è volato da Londra a Sumirago insieme alla sua manager per vedere la villa. Abbiamo fatto colazione insieme nel piccolo bar “Il Ritrovo” di fronte a Sourmilk portando una bella ventata di novità un po’ a tutto il paese. Mark è una persona splendida. Le persone di talento sono anche dotate –fortunatamente- di grande umiltà ed umanità.
Siamo stati i primi a proporre a Mark una personale e speriamo che questo sia solo l’inizio per lui di una lunga carriera come fotografo ed artista. 

Che cosa potrà ammirare il pubblico?
Il pubblico potrà ammirare fotografie che parlano dei suoi viaggi e della sua vita con gli Skunk Anansie. In particolare nella sala rossa della nostra villa gli ospiti potranno trovare un  bellissimo wall con 140 fotografie di scatti rubati alla band.
Tracce di una storia meravigliosa.
Mark sarà presente in villa per  festeggiare questo suo inizio come fotografo insieme agli ospiti di Sourmilk. Ci sarà un buffet e due dj durante la serata. Il pubblico potrà parlare con Mark e conoscerlo, guardare la mostra ed ascoltare musica.
Un’occasione unica. Vi aspettiamo numerosi in villa!

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Gennaio 2012
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