Chiesti 60 anni di carcere alla mafia bustocca
Associazione mafiosa e omicidio tra i capi di imputazione per i cinque a processo nell'aula bunker di Milano. Chiesti 20 anni per Fabio Nicastro, 10 per l'ex-capo Vizzini, oggi pentito, dagli 8 ai 12 anni per gli altri
Vent’anni a Fabio Nicastro, 10 anni a Rosario Vizzini, 12 a Dario Nicastro, 10 a Rosario Bonvissuto e 8 a Emanuele Italiano. Queste le richieste di pena formulate ieri dal pubblico ministero Giovanni Narbone nell’aula bunker di Milano durante l’udienza del processo con rito abbreviato alla cosca gelese di riferimento degli Emanuello-Rinzivillo a Busto Arsizio. Per Emanuele Napolitano la richiesta di pena del pm si saprà solo dopo aver sentito il teste richiesto dalla difesa. Del procedimento fa parte anche un ristoratore, estraneo alla cosca ma che da vittima si è trasformato nel tempo in fattivo collaboratore del gruppo criminale, anche per lui il pm non ha ancora fatto la sua richiesta di condanna.
I cinque si sono resi responsabili, fino a metà dello scorso anno, di numerose estorsioni e usure ai danni di commercianti e imprenditori edili (quasi tutti loro compaesani) della città. A loro carico è stato contestato anche l’omicidio di Salvatore D’Aleo, il picciotto della cosca che si era ribellato e aveva deciso di proseguire per la sua strada criminale da solo. Una scelta pagata con la morte e che solo le rivelazioni di Rosario Vizzini, ex-capocosca ora pentito, il quale ha fatto ritrovare il cadavere sepolto in una zona boschiva vicino al fiume a Vizzola Ticino. Per questo la sua richiesta di pena è stata alleggerita di molto.
I cinque vennero arrestati dalla Squadra Mobile di Varese alle dipendenze di Sebastiano Bartolotta con l’operazione denominata Fire Off e che fu propedeutica alla più vasta operazione Tetragona tra Gela e Busto Arsizio nella quale furono arrestate ben 70 persone.. Nella prossime udienze dell’8 e del 10 febbraio toccherà ai difensori concludere mentre il 2 marzo sarà il momento per i giudici di leggere il dispositivo di sentenza che chiuderà una vicenda lunghissima per la città di Busto Arsizio, iniziata con l’operazione Tagli Pregiati nel 2006 e che oggi vede alcuni dei protagonisti di allora (a partire da Rosario Vizzini) presenti a rispondere di associazione mafiosa.
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