La Cimberio torna in campo contro la Benetton degli ex
Martedì sera (20,30) a Masnago i biancorossi vogliono dimenticare il derby perso. Recalcati: "Partita crocevia per la nostra stagione". Ma Thomas e Becirovic sono pronti a fare lo sgambetto
È una occasione per certi versi storica la partita tra Cimberio e Benetton Treviso in programma alle 20,30 di martedì 3 gennaio: per l’ultima volta infatti il palasport di Masnago ospiterà la squadra veneta con il famoso marchio di abbigliamento sulle maglie. Il gruppo Benetton infatti lascerà dalla prossima stagione sia la proprietà sia la sponsorizzazione del club trevigiano, già alle prese con un futuro ancora da scrivere. Ed è di Varese – Nestore Crespi – l’uomo che all’inizio degli anni Ottanta riuscì ad avvicinare la “dinasty” veneta alla squadra di basket: «Fu una mia scommessa personale – racconta durante l’allenamento della Cimberio cui è sempre presente – perché tutti dicevano che ai Benetton la pallacanestro non interessava. Li chiamai, mi dissero che ne avrebbero parlato in famiglia e, prima ancora della data fissata per un nuovo contatto mi telefonarono loro. Per darmi l’ok: erano in rampa di lancio e accettarono la sfida».
RICOSTRUZIONE TREVISO – Quella che vedremo a Masnago, affidata a quel genio del basket giocato che è Sale Djordjevic, sarà una Benetton lontana anni luce da quella degli scudetti e delle Euroleghe sfiorate. La partenza della Nba e il mercato hanno tolto pezzi pregiati ai veneti già partiti senza le grandi ambizioni del passato e così il gm Coldebella – tassello di una Virtus grande avversaria dei Roosters – ha dovuto ricostruire in corsa il gruppo. Via gli americani Moore, Scalabrine e Adrien, via anche il talento giovane di Gentile (a Milano) sono stati innestati in corsa Ortner, Viggiano e uno dei due “ex di turno”, Jobey Thomas. L’altro è Sani Becirovic, talento illuminante passato qui nell’anno della Casti Group e della sua ricostruzione dopo le operazioni alle ginocchia che rischiarono di spezzargli la carriera. (nella foto: il saluto Djordjevic e Rannikko che furono compagni di squadra a Pesaro. La Benetton si è allenata al PalaWhirlpool lunedì sera)
SANI LEADER – Proprio Becirovic (foto) è l’uomo su cui Recalcati mette un tratto di evidenziatore nel preparare la gara. «Treviso è squadra con alcune caratteristiche nette – spiega il coach biancorosso – Una di queste è la leadership di Sani in fase offensiva. Lo sloveno è giocatore di talento, sa leggere molto bene le situazioni tattiche ma anche guadagnarsi i falli che lo portano in lunetta, dove è precisissimo. Una soluzione importante quando magari la squadra fatica a segnare in altri modi. Però la Benetton ha anche altre armi: Thomas e Moldoveanu sono giocatori su cui dovremo cambiare molto rapidamente perché altrimenti dall’arco possono punire chiunque mentre sottocanestro l’arrivo di Ortner unito alla “mole” di Cuccarolo (il pivot è la “guglia” della Serie A con i suoi 2 metri e 21 ndr) permette a Treviso di fare la voce grossa a rimbalzo. Sotto questo profilo la Benetton, pur perdendo la partita, ha dominato anche Siena prendendo 16 rimbalzi in attacco: noi non lo possiamo permettere».
VARESE AL CROCEVIA – La lettura che invece Recalcati fa “in casa sua” si può ricondurre a una sola parola: “crocevia”. «Per quanto riguarda l’aspetto del cammino in campionato si può dire che questa partita è per noi più importante di quella contro Cantù – dice il tecnico – Con Treviso ci troviamo forse al primo crocevia della stagione, perché in caso di vittoria potremo avere nuove certezze e sicurezze per proseguire su un percorso positivo». Certo è che, aggiungiamo noi, in caso contrario i grattacapi si moltiplicherebbero ma Recalcati lo sa e lancia un messaggio rivolto anche ai suoi giocatori: «Il fatto di aver perso in casa l’altra sera non vuole certo dire che da ora in poi Masnago diventerà terra di conquista. Anzi, posto che anche in trasferta dovremo fare dei punti, il nostro parquet rimane il luogo dove costruire una futuro vincente e questo deve essere chiaro ai nostri avversari». La presenza nelle fila biancoverdi di Jobey Thomas (foto a lato), che si era allenato con la Cimberio prima di prendere la direzione di Treviso, non stimola critiche da parte del tecnico verso l’acerbo Justin Hurtt. «I giocatori che ho sono i migliori in circolazone: sono abituato a pensarla così e a lavorare di conseguenza. Anche perché non mi hanno insegnato la mentalità di avere rammarico e inoltre sono convinto che se abbiamo fatto una scelta è perché quando è accaduto, quella era l’opzione migliore». Il Charlie parla anche del momento difficile vissuto da Luca Garri, decisamente sottotono nelle ultime uscite. «Non ne abbiamo discusso nello specifico, però il nostro reparto lunghi è chiamato a trovare la soluzione per rendere al meglio. Certo, in questo momento Fajardo non ha la rapidità per giocare da ala forte e quindi viene impiegato solo come pivot, mentre era nostro compito ridare fiducia a Talts. Logico che l’impiego di ognuno ne risente, ma credo che i miei giocatori sappiano capire l’importanza dei minuti che vengono concessi» E del resto questo era l’obiettivo estivo quando si è scelto il cosiddetto “centro a tre teste”.
Cimberio Varese – Benetton Treviso
Varese: 4 Demartini, 5 Hurtt, 6 Stipcevic, 7 Rannikko, 8 Talts, 9 Diawara, 11 Reati, 13 Garri, 14 Kangur, 15 Ganeto, 16 Bertoglio, 18 Fajardo. All. Recalcati.
Treviso: 4 Ortner, 7 Becirovic, 8 Masocco, 9 Bulleri, 10 De Nicolao, 11 Thomas, 12 Sandri, 14 Cuccarolo, 16 Gaspardo, 17 Moldoveanu, 18 Wojciechowski, 20 Viggiano. All. Djordjevic.
Arbitri: Sahin, Duranti, Bettini.
Serie A – Programma e classifica
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