Operaio in cima alla gru per sei ore. “Voglio i soldi che mi devono”
Hany, muratore egiziano di 23 anni, si è rifugiato sulla cima della gru numero 3 del cantiere del grande complesso edilizio di Crenna, in via Monte San Martino. Ci è rimasto fino alle 15.30, chiedendo di essere pagato
Un operaio si è arrampicato in cima ad una gru del cantiere di via Monte San Martino a Crenna di Gallarate, rimanendoci per oltre sei ore, fino a che non si è arreso al freddo e alle richieste di chi gli chiedeva di scendere per sicurezza. L’operaio voleva attrarre l’attenzione sulla sua situazione: alla base del gesto c’è infatti una rivendicazione economica «Ho lavorato qui per sei mesi, mi devono pagare».
Il cantiere è quello del grande complesso abitativo che molti hanno preso a chiamare "l’ecomostro di Crenna": l’operaio, un artigiano egiziano di 23 anni che si chiama Hany, è salito in cima alla gru n.3, una delle tre che sono state allestite nel cantiere aperto ormai da alcuni anni. «Mi deve 10970 euro, ho lavorato da maggio a ottobre» ci ha spiegato al telefono, da trenta metri d’altezza, raccontando la sua versione dei fatti. Anche altri operai, secondo il suo racconto, sarebbero in attesa di salario: «Sono venuto dieci volte. Non deve gli stessi soldi a tutti, c’è chi ha lavorato due o tre mesi». Hany – che abita a Milano, è in Italia da 5 anni e dice di aver lavorato anche in altri cantieri della zona – vuole tutti i soldi che gli sarebbero dovuti, dice di non aver accettato la somma di 3mila euro proposta. Spiega di essere salito sulla gru alle 9 del mattino, anche se il primo allarme ad ambulanze e vigili del fuoco è stato inoltrato solo due ore dopo. Alla fine il giovane egiziano – che appariva già affaticato per il gran freddo e per la posizione raccolta a cui era costretto – si è arreso alle 15.30: è stato portato via dalla Polizia per accertamenti.
Sul posto sono intervenuti Polizia di Stato, Polizia Locale e Vigili del Fuoco, compresi alcuni uomini del nucleo SAF. È toccato a questi ultimi salire, imbragati e in sicurezza, per iniziare la trattativa con l’operaio. Fino alle 13 è continuata l’attività del cantiere, sospesa solo dopo l’arrivo degli ispettori del lavoro. L’uomo vuole essere pagato subito con un assegno: avanzerebbe 10972 euro. Con lui trattano i vigili del fuoco. Sul posto sono arrivati anche il vicesindaco di Gallarate Angelo Senaldi e l’assessore Cinzia Colombo. L’ispettorato del lavoro è intervenuto acquisendo documentazione: alcune persone straniere presenti nel cantiere sono state portate via dalla Polizia per ricostruire esattamente quanto accaduto.
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