Plagiata e fatta prostituire: trovata a Milano la tredicenne scomparsa

La ragazzina era stata circuita da un 24enne che aveva conosciuto in chat: secondo i carabinieri voleva avviarla alla prostituzione, con la complicità di un 65enne, proprietario della casa di via Padova dove è stata ritrovata

Era stata plagiata e portata a Milano, in un bilocale di via Padova, la ragazzina di Besnate che era scomparsa da sabato. Quando i carabinieri sono entrati nell’appartamento dove era rinchiusa, la bambina era "vegliata" da un travestito sessantacinquenne, già noto alle forze dell’ordine per sfruttamento della prostituzione. Ma il vero aguzzino sarebbe il ragazzo di 24 anni che l’ha "agganciata" su Messanger e convinta ad andarsene di casa.

È la storia triste quella di una ragazzina e di persone «dall’alto profilo criminale e dal basso profilo morale», come dice il sostituto procuratore di Busto Arsizio Nadia Calcaterra, che insieme ai carabinieri di Gallarate ha coordinato senza sosta le indagini per tre giorni di fila. Il ragazzo, S.M., 24 anni, rumeno, – secondo quanto ha detto lui stesso – avrebbe conosciuto la tredicenne un mese fa, su Messanger. Una frequentazione online su Facebook, poi un primo incontro due settimane fa. Al quarto incontro il ragazzo, di cui ormai si fidava, l’ha convinta ad andarsene da casa, sabato mattina. Una fuga? Non si sa ancora, visto che la bambina non aveva portato via vestiti con se, se non quelli che aveva indosso. Ma dopo una prima notte, lui l’ha convinta a rimanere a Milano, già domenica sera si sono rifugiati in casa di un conoscente di lui, S.W., un travestito italiano di 65 anni già noto per sfruttamento e induzione alla prostituzione. La ragazzina è rimasta confinata qui di giorno, convinta a rimanere in casa: solo la sera usciva per le strade intorno a via Padova, vegliata dal falso affetto del ragazzo. In realtà i due avevano molto probabilmente l’intenzione di avviarla stabilmente alla prostituzione.

I carabinieri sono arrivati al ragazzo dopo tre giorni di serrate indagini, partendo da un unico, fragile indizio ed evitando di cadere nella "trappola" di falsi messaggi lanciati su Facebook. Il ragazzo – fermato in pieno centro a Milano alle 19 di martedì sera – ha dapprima negato, poi è stato smascherato, anche grazie al fatto che proprio mentre era in corso l’interrogatorio dei carabinieri ha ricevuto una telefonata dalla bambina. Così i carabinieri sono arrivati in via Padova, scoprendo una realtà drammatica. I due arrestati sono accusati di sfruttamento della prostituzione, ma potrebbe essere contestato anche il sequestro di persona e la sottrazione di persona incapace: il fascicolo è ora nelle mani della Procura di Milano. La ragazzina nella notte scorsa ha dormito in una comunità minori, sotto la tutela della Procura dei Minori di Milano. L’appartamento di via Padova, di proprietà del 65enne italiano, è posto sotto sequestro.

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Pubblicato il 25 Gennaio 2012
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