Profumo di beatificazione per Don Isidoro

A 21 anni dalla sua morte sono ancora molti i fedeli a ricordare don Lolo, ucciso il 14 febbraio 1991. Ed è proprio l’alto numero di seguaci che potrebbe segnare la strada per la beatificazione

Che don Isidoro fosse molto amato a Busto era noto a tutti ma che fosse così amato, 21 anni dopo la sua morte, un po’ di stupore lo crea. Don Lolo, come veniva chiamato da tutti, moriva esattamente 21 anni fa nella giornata di San Valentino, trafitto dalla lama di un coltello impugnato da un ragazzo in cura nella sua comunità e a lui molto caro. E così, per tutta la giornata di questo triste anniversario, le messe celebrate in ogni parrocchia della città sono state dedicate a Don Isidoro Meschi. Il momento più toccante, tuttavia, è stata la celebrazione serale nella basilica di San Giovanni. In molti hanno deciso di partecipare alla messa organizzata per commemorare la figura del prete tanto amato. Davanti ai parenti, al sindaco Farioli e a centinaia di persone, monsignor Luigi Stucchi ha presieduto la celebrazione voluta dall’associazione “Amici di Don Isidoro” per questo anniversario. «Ho conosciuto Lolo -spiega il Vescovo Stucchi- quando eravamo in seminario, lui al primo anno e io al quarto, e già allora imprimeva in ogni sua scelta il sigillo della totalità». Uscendo dal seminario le loro strade si sono divise per poi incrociarsi ripetutamente «grazie alla carriera giornalistica».

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E nei lavori di Don Isidoro si leggevano già «una linearità culturale e morale capace di coinvolgere tutti, anche chi non la pensava come lui» riuscendo, a voce così come nello scritto, a «mettere in gioco la sua stessa vita». Come è finita la sua storia, poi è storia nota ma della sua morte monsignor Stucchi vuole ricordare come «quel suo sacrificio sia ancora fecondo di un amore che grazie alla memoria viene moltiplicato». A margine della celebrazione Cristina Tessaro (autrice del libro “Don Isidoro Meschi un prete felice”, ed. Paoline) ricorda come «anche oggi il suo ricordo sia ancora vivo in moltissime persone» e, grazie proprio al suo volume, il bacino di conoscenti e ammiratori devoti di questo uomo si fa sempre più ampio. Un numero di affezionati così ampio che la beatificazione di don Lolo potrebbe non essere poi così lontana. I contatti con le alte gerarchie religiose già ci sono ma è sopratutto «l’ampio numero di fedeli ancora legati a don Lolo 21 anni dopo» che potrebbero aprire la strada alla causa di beatificazione.

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Pubblicato il 15 Febbraio 2012
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