Il magazzino è una discarica, denunciato un uomo e sequestrata l’area
A Calcinate del Pesce intervento della Polfer, del Corpo Forestale dello Stato e dell'Arpa: la licenza permetteva di utilizzare 300 mq per lo stoccaggio, ma erano circa 2000 quelli usati dall'uomo
Discarica a cielo aperto di materiali ferrosi. Gli agenti della Polfer di Varese, su disposizione del Compartimento Polfer “Lombardia”, insieme al personale del Corpo Forestale dello Stato e dell’ufficio provinciale dell’Arpa, ha proceduto al controllo di una azienda di recupero di materiali ferrosi, a Varese nella zona di Calcinate del Pesce (foto Porcu).Il blitz è scattato nella mattinata di giovedì 19 aprile. L’area è stata sequestrata e il proprietario, un uomo di 54 anni, italiano e incensurato, è stato denunciato per attività di gestione di rifiuti non autorizzata. In sostanza l’uomo, seppur titolare di un’autorizzazione provinciale per la raccolta e lo
smistamento dei rifiuti metallici non pericolosi, lavorava ormai da anni nella completa illegalità: la licenza per lo smistamento dei materiali ferrosi, che raccoglieva dalle aziende del circondario prevede infatti un’area di raccolta di 300 metri quadrati, mentre il terreno utilizzato come deposito si aggira intorno ai 2000 metri quadrati. Il 54enne, che lavorava da solo, raccoglieva sul suo terreno ogni sorta di sorta di residui metallici: l’area, stracolma, era diventata ormai una vera e propria discarica a cielo aperto (foto Porcu). Anche il materiale ferroso presente nel cortile, quantificabile in circa 1000 metri cubi circa, è stato sequestro. Le indagini sono coordinate dal pm Tiziano Masini del Tribunale di Varese.
smistamento dei rifiuti metallici non pericolosi, lavorava ormai da anni nella completa illegalità: la licenza per lo smistamento dei materiali ferrosi, che raccoglieva dalle aziende del circondario prevede infatti un’area di raccolta di 300 metri quadrati, mentre il terreno utilizzato come deposito si aggira intorno ai 2000 metri quadrati. Il 54enne, che lavorava da solo, raccoglieva sul suo terreno ogni sorta di sorta di residui metallici: l’area, stracolma, era diventata ormai una vera e propria discarica a cielo aperto (foto Porcu). Anche il materiale ferroso presente nel cortile, quantificabile in circa 1000 metri cubi circa, è stato sequestro. Le indagini sono coordinate dal pm Tiziano Masini del Tribunale di Varese.TAG ARTICOLO
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