Non paga la droga, le lanciano una molotov in casa
Due giovani bustocchi sono stati arrestati dai carabinieri con l'accusa di aver incendiato l'appartamento di una donna che aveva un debito con loro. In casa degli spacciatori trovato un arsenale di armi bianche e 50 grammi di coca
Un debito di droga non pagato e una bottiglia molotov che sfonda il vetro di un appartamento e lo incendia. Il tutto è accaduto l’altroieri, martedì, sera in via Mentana a Busto Arsizio. Vittima una giovane donna con problemi di tossicodipendenza che aveva un debito di circa 700 euro con il proprio pusher. Quest’ultimo, un giovane di 26 anni con diversi precedenti penali, è andato sotto casa della donna con un complice e ha lanciato la bottiglia incendiaria in casa della donna. Inutile dire che l’episodio poteva finire in tragedia.
La vittima doveva dei soldi ai “pusher” e per il ritardato pagamento doveva essere “punita”. Le richieste di denaro si erano fatte sempre più pressanti e l’attesa aveva innervosito i due creditori. I giovani, nella notte tra il 3 ed il 4 aprile, dopo aver trascorso la serata al bowling, hanno bevuto alcune birre e hanno pensato bene di utilizzare una bottiglia di vetro per confezionare una bomba artigianale. Si sono fermati ad un distributore, l’hanno riempita di benzina e hanno scagliato il rudimentale ordigno contro casa della debitrice. I carabinieri , intervenuti sul luogo dell’incendio, ricostruiscono la storia e non ci mettono molto a capire che la ragazza è sotto minaccia per i suoi problemi con la droga. Nel giro di 24 ore i militari alle dipendenze del maggiore Gianluigi Cirtoli fermano due individui di 25 e 26 anni nei pressi dell’abitazione che avevano danneggiato, nelle loro tasche trovano 200 euro, parte dei soldi che la ragazza doveva loro. Nell’auto gli uomini dell’Arma trovano una mazza da baseball e una dose di cocaina
Perquisendo le loro abitazioni, inoltre, hanno sequestrato 100 grammi circa di stupefacenti ed un vero e proprio arsenale tra pugnali, proiettili e coltelli. Lo stupefacente, 50 grammi circa di cocaina e 50 di marijuana, oltre a varie dosi già confezionate per la vendita ed un bilancino di precisione erano destinate al mercato locale della droga, mentre le armi erano delle più svariate, proiettili di arma da guerra, pugnali, sciabole e machete affilati, oltre ad un guanto con armatura in metallo e lame sulle dita, resi famosi dal film dell’orrore “Nightmare”. Probabilmente servivano per le attività di recupero crediti della coppia di spacciatori. I due giovani sono ora rinchiusi nel carcere di Busto Arsizio su richiesta del sostituto procuratore della procura di Busto Arsizio Francesca Parola, titolare delle indagini. Dovranno rispondere di pesanti accuse: estorsione, danneggiamento a seguito di incendio, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione porto illegale di armi comuni e di armi e munizioni da guerra.
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