Il Comitato Tre Scali prende le distanze dal convegno sulla cava

“Sopra la cava Nidoli campa, sotto la cava Varese crepa”. La conferenza organizzata per giovedì 24 maggio, alle ore 21, presso l’ex Liceo musicale in piazza della Motta a Varese non smette di creare polemiche e prese di posizione contrarie al suo svolgimento

Sopra la cava Nidoli campa, sotto la cava Varese crepa”. La conferenza organizzata per giovedì 24 maggio, alle ore 21, presso l’ex Liceo musicale in piazza della Motta a Varese non smette di creare polemiche e prese di posizione contrarie al suo svolgimento: sui cartelloni sparsi per tutta la città compaiono i loghi di vari partiti (Lega Nord, Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico, Italia dei Valori), oltre a quello dell’associazione promotrice “Acquaria”. A prendere decisamente le distanze da questa iniziativa è oggi il Comitato Tre Scali, che raccoglie una lunga serie di associazioni che da tempo si battono contro la riapertura della cava Nidoli Italinerti di Cantello: «Apprendiamo dalla stampa dell’imminente organizzazione di una conferenza dall’improbabile titolo: “Sopra la cava Nidoli campa, sotto la cava Varese crepa”. Tale assemblea risulta promossa da un gruppo piuttosto eterogeneo di partiti politici e da un’associazione. In merito a ciò il Comitato Tre Scali intende precisare quanto segue – si legge in una nota inviata dal coordinatore del Comitato Tre Scali Angelo Mina -: 1) Non abbiamo condiviso, né autorizzato questa assemblea, non siamo stati coinvolti nella sua organizzazione né informati delle modalità, tempi, luoghi e contenuti; 2) Il titolo, nel suo essere irrispettoso e puerile si allontana profondamente dal nostro stile e dalla nostra volontà: abbiamo sempre inteso e vogliamo essere interlocutori sul merito delle questioni, non autori di slogan; 3) Vogliamo privilegiare un proficuo dibattito all’interno delle 45 associazioni e con le realtà politiche nel loro insieme, in modo trasversale, ricordando lo sforzo che i rappresentanti politici di diverso colore presenti in Comune a Varese, in Provincia a Varese ed in Regione Lombardia, hanno dato fino a questo punto e non dialogare con l’intero asse politico e’ un errore che non vogliamo commettere; 4) L’associazione Acquaria, che solo recentemente aveva aderito al comitato, ovviamente dimostra di aver intrapreso una strada autonoma e diversa dal nostro essere coesi dopo oltre due anni di lotta contro la riapertura della cava Nidoli Italinerti. Il Comitato si augura che tale estemporanea iniziativa non sia un tentativo di strumentalizzazione da parte di alcune rappresentanze politiche, soprattutto ci auguriamo non finisca col danneggiare la difficile ma necessaria battaglia contro la riapertura di una cava inutile e dannosa».

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Pubblicato il 23 Maggio 2012
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