Porfidio: “Iper sponsorizza la tappa bustocca del giro. Che strano!”

L'ex-consigliere comunale de La Voce della Città mette nuovamente sotto i riflettori il rapporto tra la catena di ipermercati e l'amministrazione bustocca: "Dopo le letterine di Natale tocca ai tavolini coi prezzi in piazza"

 Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Audio Porfidio, ex-consigliere comunale de La Voce della Città in merito alla sponsorizzazione da parte di Iper della tappa bustocca del Giro d’Italia che si terrà il prossimo 20 maggio. L’ex-consigliere, dunque, continua a non vedere di buon occhio la sponsorizzazione da parte di Iper per le iniziative del Comune di Busto dopo il caso delle lettere di Natale nelle quali il sindaco invitava i bustocchi con figli ad andare a fare la spesa presso l’ipermercato di Solbiate Olona.

Sarà saltato agli occhi agli automobilisti di Busto Arsizio che transitano lungo il viale principale Cadorna/Duca d’Aosta, la serie di cartelli che pubblicizzano la tappa del Giro d’Italia di Busto Arsizio, in cui oltre al logo del Comune spicca la presenza della sponsorizzazione dell’Iper.
Toh, guarda: non sarà mica proprio la stessa Iper di Solbiate Olona a cui il sindaco Gigi Farioli fece pubblicità sotto Natale inviando una lettera alle famiglie bustesi che avevano bambini in età scolare per promuovere uno sconto del 20% sull’acquisto di giocattoli?
Che strano, proprio la stessa Iper adesso pubblicizza la tappa del Giro d’Italia fortemente voluta dal sindaco Gigi Farioli, che sta organizzando una sequenza incredibile di eventi, manifestazioni e iniziative promozionali per farsi vedere dappertutto con la sua fascia tricolore affiancata ad un evento così popolare come il Giro d’Italia.

Come diceva un noto politico di una volta, a pensare male si fa peccato ma spesso si azzecca. Noi, che avevamo denunciato il clamoroso episodio della lettera alle famiglie, come un caso di concorrenza sleale nei confronti delle attività di commercio di vicinato della città, ma anche di indebito uso di informazioni private (gli indirizzi delle famiglie con figli in età scolare) a fini commerciali e di indebito uso dello Stemma della città nonché del personale comunale e delle risorse comunali per l’imbustamento e la spedizione delle lettere (nessuno dal Comune ha mai avuto la decenza di comunicare quanto l’Iper di Solbiate Olona avesse sborsato per effettuare queste attività), ora pensiamo di avere davvero capito tutto, alla luce di questa “strana coincidenza” dell’Iper che gentilmente si mette a disposizione del Comune per sostenere la tappa del Giro d’Italia.

Un’altra coincidenza molto strana è il fatto che alla manifestazione Busto Arsizio per il Made in Italy organizzata dall’amministrazione comunale, era esposto materiale dell’Iper di Solbiate Olona con il prezzo di vendita e l’invito a recarsi nel centro commerciale per l’acquisto.
Probabilmente, se la magistratura ha archiviato la nostra denuncia fatta a suo tempo sull’episodio delle lettere alle famiglie per pubblicizzare gli sconti, questo fatto non costituirà reato dal punto di vista strettamente giuridico, ma ci sia permesso di rilevare quanto sia inopportuno e vergognoso che un sindaco faccia uso in modo così improprio, spudorato e senza remore dello Stemma della Città di cui è rappresentante pro-tempore. Uno Stemma che dovrebbe essere di tutti e che ha un valore sacro: non dovrebbe mai e poi mai essere messo al servizio di una finalità puramente commerciale ma neppure della sconfinata voglia del sindaco di apparire e di farsi bello davanti alle telecamere della Rai che lo riprenderanno in prima fila alla partenza della tappa del Giro d’Italia.

Tanto più che l’attività commerciale in questione, l’Iper di Solbiate Olona, non è nemmeno insediata sul territorio comunale di Busto Arsizio: ciò significa che non ha pagato un euro di oneri di urbanizzazione quando è stato costruito, non paga né Ici né Tarsu e non pagherà la stangata dell’Imu. Continuo a pensare che un sindaco debba fare primariamente gli interessi dei propri cittadini e non mettersi al servizio di quelli di altri.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Maggio 2012
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