Arrestati i ladri del trattore che ha ucciso Stefano Ferrario
Sono un ragazzo romeno e un pregiudicato di grosso spessore di Fagnano Olona, Gennaro Accarino, a cui sono state anche sequestrate due pistole
Sono tre destini che si incontrano con tragedia finale: quello di Stefano Ferrario, il pacifista morto in un incidente stradale il 3 giugno, e quelli dei due uomini che hanno causato l’incidente. Due ladri di mezzi agricoli, fermati ieri dalla polizia.
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Sono il romeno che guidava il trattore a fari spenti, e l’italiano che gli faceva strada con la sua Smart. Ma c’è di più. C’è lo schianto nella notte, il corpo di Stefano che vola, il ragazzo di 19 anni che si spaventa, e poi c’è la decisione di scappare che prende il capo, Gennaro Accarino, 42 anni, un uomo notissimo nella zona , pregiudicato per vari reati, accusato anche di associazione a delinquere di stampo camorristico.
In casa gli hanno trovato due pistole, mentre il giovane che guidava il trattore, Jonel Lefter, 19 anni, è un suo operaio, un ragazzo che dormiva con le bestie dello stesso Accarino, in una zona
agricola di Cairate; un “povero cristo”, di scarsa cultura e prospettive, che, terrorizzato da quanto accaduto alla fine ha raccontato la verità agli uomini del commissariato di Gallarate. Il dirigente Gianluca Dalfino ha chiarito che i due fermi sono avvenuti separatamente. Prima il romeno trovato dalla polizia, poi Accarino rintracciato a casa di una conoscente a Cardano al campo, su esecuzione di provvedimento di fermo del pm Pasquale Addesso. Entrambi sono accusati di furto in concorso, per aver trafugato quella sera un trattore con il rimorchio a Oleggio. I due, poi, si erano mossi per trasportare il mezzo rubato in un luogo sicuro.
La dinamica è stata così ricostruita. Nella strada di Lonate Pozzolo dove avviene l’incidente Accarino precede e scorta il trattore con una Smart. Il romeno guida il mezzo agricolo. Le telecamere del mobilificio Moro di Lonate li inquadrano chiaramente in questo video che ci ha fornito la polizia.
IL VIDEO
Vanno lentamente. Il trattore ha i fari spenti ed è poco visibile. I testimoni dicono che il rimorchio era attaccato male e strisciava a terra creando scintille. Per scappare, i due non l’hanno assicurato bene. Poco dopo questo video, arriva Ferrario con il suo scooter, in un tratto molto buio. Tampona il rimorchio e vola in aria, poi cade a terra esanime. Muore quasi sul colpo. Il romeno ammette: «Ho sentito un botto, poi ho visto la moto volare». Entrambi capiscono cosa è accaduto. Ma Accarino, secondo il romeno, gli dice di salire in auto e di fuggire. Lasciano il trattore in mezzo alla strada, abbandonano Stefano esague a terra, e se ne vanno. Cominciano le indagini, e anche grazie ai rilievi dei carabinieri di Busto Arsizio si arriva ai responsabili. Lefter è accusato di omicidio colposo, Accarino di favoreggiamento personale, entrambi di omissione di soccorso, il pregiudicato anche del possesso illegale di due pistole trovate sotto una piastrella del pavimento sua casa, con i proiettili pronti all’uso. Un atto criminale e una tragedia, con risvolti umani assurdi: una giovane parente dello stesso Accarino era morta lo scorso anno in un tragico incidente d’auto.
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