Delia Cajelli:”Il teatro sociale non sarà a Corte Cultura”

Delia Cajelli, direttore artistico della sala di piazza Plebiscito, ha incontrato l'assessore Mario Ercole Crespi, e ha conferma l'annullamento dei tre spettacoli

E’ ufficiale: il teatro Sociale di Busto Arsizio non sarà a Corte Cultura, la rassegna estiva promossa dall’assessorato alla Cultura, Giovani e Futuro del Comune di Busto Arsizio presso il cortile di Palazzo Marliani Cicogna.
Delia Cajelli, direttore artistico della sala di piazza Plebiscito, ha incontrato questa mattina, martedì 5 giugno, l’assessore Mario Ercole Crespi, e ha conferma l’annullamento dei tre spettacoli che gli allievi dei corsi di teatro dell’associazione culturale «Educarte» avrebbero dovuto mettere in scena nei mesi estivi presso la nuova location culturale cittadina.
Sospesi definitivamente, dunque, gli appuntamenti «Piccolo principe, tu sai sorridere e un sorriso è spesso l’essenziale» con gli «Attori in erba» (domenica 10 giugno), «Di luce in luce» con il corso «Dalla Divina Commedia» (domenica 24 giugno) e «Recitare? Che brutta parola!» con gli allievi di «Chi è di scena? Il pubblico» (martedì 3 luglio).
Delia Cajelli, direttore artistico della sala di piazza Plebiscito, così spiega la sua scelta di non partecipare a Corte Cultura e racconta quanto dichiarato questa mattina all’assessore Mario Ercole Crespi:

«E’ il momento di un chiarimento nei rapporti con l’Amministrazione comunale di Busto Arsizio. Per questo motivo ho deciso di confermare la disdetta dei tre spettacoli che il teatro Sociale di Busto Arsizio e l’associazione culturale «Educarte» avrebbero dovuto presentare all’interno di Corte Cultura. Voglio precisare che non ho alcun sentimento di risentimento nei confronti dell’avvocato Mario Ercole Crespi, assessore alla Cultura, Giovani e Futuro, che ho incontrato nella mattinata di oggi, dopo le sue gentili e costanti sollecitudini a ritornare sui miei passi.
Quanto è successo con il mancato invito alla conferenza stampa di giovedì 17 maggio, alla quale erano presenti tutte le altre realtà coinvolte nel programma di Corte Cultura, è stata solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo.
La questione dei rapporti, più o meno problematici, tra il teatro Sociale di Busto Arsizio e l’Amministrazione comunale si protrae da tanto, troppo tempo. Ci sarebbe molto da raccontare. Vorrei, però, sottolineare una questione per me importante.
Mi accade, per necessità gestionale, di partecipare ad eventi promossi dall’Amministrazione comunale e di osservare e ascoltare le dichiarazioni pubbliche e le “esternazioni” fatte da vari esponenti politici cittadini. Sono pochissime le realtà indicate come “esempio” di dimensione culturale, anche “europea”. Non intendo assolutamente fare dei nomi, ma mi accorgo sempre, e con dolore, che ci sono associazioni ed enti, nati ieri, che vengono osannati e sostenuti economicamente, mentre le varie iniziative che costituiscono la scuola di formazione presso il teatro Sociale di Busto Arsizio, benché presenti sul territorio da più di trent’anni e seppure riconosciute e sostenute finanziariamente da enti importanti come la Fondazione Cariplo di Milano, non vengono neppure menzionate nelle occasioni importanti.
Ho l’obbligo di confrontarmi con questi “atteggiamenti”, non perché ci sentiamo speciali rispetto ad altre realtà, ma perché ci sentiamo diversi. Ci sentiamo diversi per il lavoro di formazione che facciamo quotidianamente, con bambini, adolescenti e adulti, e anche per un fatto di età: il teatro Sociale ha 120 anni e li dimostra tutti.
E’ opportuno, considerato ciò, che io mi prenda una pausa di riflessione. Ho deciso, pertanto, di collaborare con l’ente pubblico solo per quanto concerne la convenzione, in essere fino al giugno 2013. Questo periodo di tempo mi serve anche per capire quale futuro avrà il teatro Sociale dopo tale data.
Per evitare polemiche, voglio precisare, come ho già avuto modo di dire all’assessore Mario Ercole Crespi, che il teatro Sociale e l’associazione culturale «Educarte» parteciperanno a «Busto Estate» con lo spettacolo «Tre civette sul comò». Questo può risultare stonato visto quanto ho appena dichiarato, ma ha una sua ragione. L’evento si inserisce in un progetto itinerante per gli anziani, intitolato «Nonni a teatro» e realizzato in collaborazione con vari enti. Mi è sembrato giusto, nonostante la mia pausa di riflessione, non privare la città di questa occasione di cultura e divertimento riservata alla terza età». 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 05 Giugno 2012
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.