La gigantesca esplosione sul Sole che arriverà sulla Terra

Nella serata di giovedì gli appassionati del Gruppo astronomico tradatese hanno fotografato il fenomeno e ne spiegano le cause e le conseguenze

Una gigantesca esplosione solare. Quello che si temeva è successo  nel tardo pomeriggio di oggi, Giovedì 12 luglio 2012 alle 18,48 ora  italiana: il satellite SDO (Solar Dynamic Observatory) della NASA  ha catturato  una violentissima esplosione solare (un flare, un brillamento)  all’interno  del gigantesco complesso di macchie (denominato AR 1520) che  si trova attualmente al centro del disco solare. Gli studiosi del  GAT, Gruppo Astronomico Tradatese,  in allerta da alcuni giorni su questo gruppo di macchie, ne hanno immortalato la morfologia davvero impressionante   in una serie di immagini realizzate verso le 14 di Giovedì  12 Luglio (posa di 1/400 sec  a 100 ASA con camera digitale applicata a telescopio + filtro solare).

 

Altre immagini seguiranno nei prossimi giorni per  studiare le modificazioni  sicuramente  vistose  di questa  regione attiva (AR),  che si configura come  una delle massime finora prodotte dal Sole  nell’attuale 24 ciclo.  Siccome  questa Regione Attiva è costituita da un intreccio di grosse macchie, ossia da un intreccio  di forti campi magnetici locali, ci si poteva aspettare  che qualcuno di questi campi magnetici  si neutralizzasse  reciprocamente, producendo  temperature elevatissime (milioni di °C !)  e violentissime CME (Coronal Mass Ejection)  ossia imponenti emissioni di materiale verso l’esterno. Di fatto il flare del tardo pomeriggio di Giovedì 12 Luglio è stato classificato di classe X1.4, ossia tra i più intensi in assoluto.

 

Essendo inoltre questa AR 1520 sul centro del disco solare, quindi rivolta direttamente verso la Terra, è evidente  che  il CME, ossia il materiale che il Sole ha espulso durante  questo brillamento,  raggiungerà la Terra producendo vistosi fenomeni  geomagnetici (grosse aurore forse anche a latitudini centro-europee,  perturbazioni  nelle comunicazioni radio e satellitari). Le stime  dicono che  la Terra sarà raggiunta dal plasma solare  attorno a mezzogiorno di Sabato prossimo (con una incertezza in + o – di qualche ora). L’allerta è massimo anche nello spazio  per la salvaguardia di certi satelliti e, addirittura, per l’incolumità degli astronauti a bordo della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale.  Senza dimenticare che  la situazione solare è talmente ‘tesa’  che non si possono escludere  altri flare nelle prossime ore o nei prossimi giorni.

 

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Pubblicato il 13 Luglio 2012
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