Vandali distruggono l’albero della pace
Alcuni sconsiderati hanno messo in pericolo la vita della pianta del kaki sopravvissuta alla bomba atomica di Nagasaki e piantata nel 2000 a Casciago: si tenterà di salvarla, ma sarà dura
È riuscito a resistere alla bomba atomica di Nagasaki, ma non alla stupidità di un gruppo di vandali. La notte tra giovedì 12 e venerdì 13 luglio qualcuno ha deciso di mettere fine alla vita dell’albero del kaki, uno dei simboli del paese alle porte di Varese, piantato davanti alla vecchia chiesa di San Giovanni nel 2000 in un progetto artistico e culturale di respiro mondiale. I semi di quella pianta arrivano infatti dal Giappone, dal seme di un albero che è miracolosamente sopravvissuto alla bomba atomica del 1945: salvati e coccolati dal botanico Masayuki Ebinuma e dall’artista Tatsuo Miyajima, sono stati adottati dalla scuola primaria di Morosolo nel 2000, quando le maestre e i genitori aderirono al “Kaki Tree Project”. La pianta ha compiuto 12 anni lo scorso marzo, dando i suoi primi frutti. Purtroppo la stupidità di qualche vandalo sconsiderato rischia di mettere fine a questa bella storia, citata come esempio positivo e virtuoso anche da Serena Dandini nel suo libro “Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini”. Hanno rotto i rami e sradicato il tronco, mettendo seriamente a repentaglio l’esistenza stessa di questa pianta simbolica non solo per Casciago. Per terra tra le foglie i cartoncini con i messaggi di pace e solidarietà dei bambini, lasciati in occasione della festa annuale e ora calpestati
dall’ignoranza di qualcuno. Indignati il primo cittadino casciaghese Beniamino Maroni e la responsabile del progetto Anniva Anzi: «Un gesto stupido, vile e inutile», il commento di entrambi. «Non è la prima volta che qualcuno minaccia il kaki – continua Maroni -. C’è in giro qualche sconsiderato che si diverte a fare danni per il paese». Duro il preside dell’istituto comprensivo di Comerio Antonio Antonellis: «Chi ha colpito sapeva cosa faceva – commenta -. Non è solo una ragazzata, ma un atto di teppismo contro un simbolo di pace e solidarietà. Un gesto da condannare perchè colpisce una comunità intera, e i valori stessi che quella pianta porta con sè, valori e principi trasmessi in tanti anni di impegno agli studenti e ai ragazzi. Un attacco al processo educativo e alla scuola stessa». La denuncia è pronta per essere formalizzata ai carabinieri, mentre sono già stati presi contatti con agronomi ed esperti che tenteranno in qualche modo di salvare la piantina simbolo di pace: dopo la bomba atomica, dovrà provare a sopravvivere alla stupidità per rinascere un’altra volta.
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