Haki Doku, il muratore che ha portato l’Albania alle Paralimpiadi
Nel 1997, muratore in Italia, precipitò da un ponteggio e rimase paralizzato. A 43 anni, grazie ad una società di Parabiago, è diventato il primo atleta paralimpico albanese
Haki Doku aveva 27 anni quando cadde da un ponteggio in un cantiere edile. Paraplegico, oggi è il primo atleta paralimpico albanese, a Londra difende i colori rosso-neri dell’Albania, anche grazie ad una società ciclistica di Parabiago.
La storia di Haki Doku è poco nota, ma in Albania e nella comunità albanese in Italia è diventata esemplare della forza di volontà del popolo del "paese delle aquile": Haki, appena arrivato in Italia, faceva il muratore in nero nei cantieri edili, per una impresa italiana. Nel 1997 cadde da un ponteggio e rimase paraplegico, in sedia a rotelle a causa di una lesione al midollo spinale: di lì a qualche anno la sua storia incontra lo sport.
«Da quattro anni ho messo a disposizione tutta la mia forza per riuscire a realizzare questo sogno paraolimpico, e credo che adesso siamo veramente molto vicini» raccontava nel novembre scorso ad Albanianews.it, il quotidiano online della comunità albanese in Italia. «Non è facile partecipare ai giochi paraolimpici, serve una straordinaria preparazione fisica, oltre al sostegno economico. Con tutte le mie forze sto lottando per cercare di raggiungere questo obbiettivo, per realizzare i mio sogno e per tenere alto il nome del mio paese» (a destra, con la sua famiglia). Ad aiutarlo nella sfida, c’è un nome noto del ciclismo, Roberto Rancilio di Parabiago, patron del Gruppo Sportivo Rancilio e attuale presidente della European Handcycling Federation. «Per questo progetto molto importante, l’Italia ha dato un contributo enorme e spero che venga riconosciuto ed apprezzato dall’Albania in modo ufficilale, perchè senza di loro non sarebbe stato possibile avvicinarsi a Londra 2012» spiegava Haki sempre nell’intervista ad Albanianews. Nei giorni scorsi l’emozionato Haki ha portato la bandiera albanese a Londra (consegnatagli a fine agosto dal Presidente della Repubblica Albanese), ieri ha corso nella prova a cronometro di handbike, venerdì 7 settembre sarà al via di quella su strada.
La testata specializzata Osservatorio Balcani Caucaso spiega che la sfida vinta da Haki Doku – grazie alla tenacia anche del G.S. Rancilio e della onlus Integra che ha co-finanziato la sua spedizione – è un passo importante anche per l’intero sport paralimpico, perché grazie al "pedalatore a forza di braccia" anche l’Albania è entrata nei Giochi. Ed è anche una bella storia, perché le Paralimpiadi aiutino a superare non solo le barriere tra disabili e normodotati, ma anche tra i diversi Paesi.
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