Sel sceglie la città metropolitana
Il coordinamento cittadino del partito di Vendola esplicita la sua scelta per Busto: dire addio a Varese e alla superprovincia del nord per aggregarsi a Milano
Sinistra Ecologia e Libertà diffone un documento che esprime la posizione ufficiale del partito in merito al destino di Busto Arsizio nel riordino delle province. La scelta ricade sulla città Metropolitana di Milano che, secondo quanto riportato nel testo del suo segretario cittadino Fabio Pariani, ha molti più legami socio-economici con Busto di quanti l’ex-Manchester d’Italia ne abbia con il nord della Provincia di Varese.
Entro il 2 Ottobre i comuni possono esprimere un parere presso il Consiglio delle Autonomie Locali lombarde circa le varie ipotesi di riordino delle province.
Questo parere deve ovviamente essere basato sull’analisi dei vantaggi e degli svantaggi che l’adesione rispetto ad un ipotesi piuttosto che ad un’altra comporta per tutte le categorie sociali interessate ossia i cittadini, i professionisti, gli artigiani, le imprese ecc… nell’ottica di una semplificazione burocratico amministrativa ma anche nell’ottica dei maggiori vantaggi competitivi, infrastrutturali ed economici che tale riorganizzazione può generare per il territorio ed i suoi abitanti.
Per una analisi siffatta il punto di partenza da considerare sono i compiti che la legge prevede per i nuovi enti di programmazione di area vasta ossia:
Per le province
a) pianificazione territoriale provinciale di coordinamento nonché tutela e valorizzazione dell’ambiente, per gli aspetti di competenza;
b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale nonché costruzione, classificazione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente;
c) programmazione provinciale della rete scolastica e gestione dell’edilizia scolastica relativa alle scuole secondarie di secondo grado.
Per l’area metropolitana
a) le funzioni fondamentali delle province (ossia i punti sopra riportati);
b) le seguenti funzioni fondamentali:
1) pianificazione territoriale generale e delle reti infrastrutturali;
2) strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, nonché organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano;
3) mobilità e viabilità;
4) promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale.
Ora il territorio di Busto Arsizio si trova ad essere ricompreso all’interno della direttrice che è interessata da due dei maggiori interventi di pianificazione territoriale ed infrastrutturale nazionali ossia l’aeroporto della Malpensa e l’area Expo di Rho-Pero che hanno avuto e sicuramente avranno un impatto notevole sulle scelte amministrative degli enti locali.
Busto è il comune di riferimento di un consorzio per lo smaltimento dei rifiuti che già oggi comprende 26 comuni delle due provincie: Milano e Varese.
La nostra economia è legata ad un tessuto produttivo che, partendo dall’area milanese si spinge omogeneamente, tramite le autostrade dei laghi, fino a ricomprendere i territori di Vergiate e Sesto Calende con la famosa asta della S.S. del Sempione.
I maggiori insediamenti industriali, presenti nel territorio del Basso Varesotto, sono caratterizzati da un contesto produttivo e culturale di natura internazionale: basta far riferimento a Malpensa e ad AgustaWestland, che più di ogni altro si connettono con l’ambiente tipicamente internazionale di una città come Milano.
Le linee di trasporto che attraversano il nostro territorio (autostrade, linee ferroviarie, aeroporti) sono basate su percorsi che mettono in comunicazione la città di Milano con gli stati del nord Europa e le regioni vicine.
Inoltre esse mettono in comunicazione Busto Arsizio con il centro Milano ed il suo hinterland e vengono utilizzate da migliaia di nostri concittadini per raggiungere il posto di lavoro o di studio situati in Milano e Provincia.
Da tutto questo si capisce come già da ora una delle primarie funzioni che saranno in capo ai nuovi enti di governo sono basate sulle decisioni relative allo sviluppo della città di Milano e della sua area.
Il territorio ha, anche dei legami socio economici con il Nord della Provincia di Varese, ma sicuramente molto meno consistenti, sotto tutti i punti di vista: industriali, economici, culturali ed associativi.
L’adesione alla città metropolitana può comportare degli svantaggi, come il dover rinunciare alla pianificazione territoriale generale, ma tale svantaggio può essere compensato richiedendo e stabilendo che all’interno dello Statuto della Città metropolitana sia conferito ad una futura associazione dei comuni dell’area omogenea del territorio dell’Alto Milanese/Malpensa, funzioni proprie, con il contestuale trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie al loro svolgimento in una logica di piena collaborazione, di democrazia e di partecipazione dei cittadini e delle loro rappresentanze negli enti locali.
Per tutti questi motivi il circolo SEL di Busto Arsizio esprime il suo parere positivo all’ipotesi di aggregare il territorio cittadino alla istituenda Città Metropolitana di Milano e chiede che il Sindaco di Busto Arsizio avvii dei contatti con i sindaci dei comuni del territorio che comprende l’Alto Milanese e l’aera della Malpensa affinché si possa creare quella associazione di comuni prevista dall’art. 18 del D.L. n. 95/2012 e stabilire con loro quali siano le regole di funzionamento da inserire all’interno dello Statuto della città Metropolitana per svolgere una funzione di governo del territorio più incisiva e rispondente alle necessità della nostra area nel futuro Consiglio Metropolitano.
per SEL il coordinatore:
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