Si cerca una deroga per chi non può abbandonare il campeggio

Al comando della polizia locale è un continuo via vai di residenti e villeggianti del "campeggio residenziale" Sette laghi, posto sotto sequestro preventivo dall'autorità giudiziaria

Villeggianti stagionali, vacanzieri del week end ma anche tanti residenti che del campeggio azzatese avevano fatto la loro prima ed unica casa.
Al comando della polizia locale è un continuo via vai di persone che per tutta la mattina non si è mai fermato. Sono residenti e villeggianti del "campeggio residenziale" Sette laghi, posto sotto sequestro preventivo dall’autorità giudiziaria nell’ambito delle indagini che accusano la società proprietaria di abusivismo edilizio e deturpamento ambientale.
Tutti cercano di capire cosa è successo e come potersi muovere in questa intricata vicenda e, in particolare, stanno depositando le motivazioni per chiedere una deroga al divieto di accesso all’area sequestrata.
Si tratta di una richiesta avanzata in concerto con il comune di Azzate e le autorità che hanno effettuato il blitz in seguito a quanto emerso durante le operazioni di sequestro. In sostanza, viste le difficoltà a sgomberare avanzate dai residenti, il comune di Azzate si sta occupando di raccogliere le motivazioni dei proprietari degli spazi interni al "campeggio" che li impedirebbero di lasciare le proprie casette.
Sono tutte richieste che, naturalmente, il comune sta raccogliendo e che dovranno essere sottoposte e valutate per ogni loro possibile applicazione dalla procura varesina che sta conducendo le indagini.
Il fatto è che tra le persone residenti all’interno del campeggio vi sono anche situazioni decisamente complicate. Secondo quanto emerso in comune, ci sarebbero persone anziane, persone impossibilitate a muoversi, e molte che non posseggono altre abitazioni.
Tutte, in questo momento, stanno chiedendo una deroga a quanto previsto dalle procedure di sequestro. Agli occupanti del Sette Laghi è stato infatti imposto di lasciare il campeggio entro 96 ore, entro il prossimo lunedì. Il comune si sta dunque rivolgendo alla procura varesina, che sarà l’unica a poter decidere se e a chi concedere le eventuali deroghe.

Sabato 15 settembre mattina alle 9.30, in un edificio nei pressi dell’area sequestrata, gli avvocati della società Sette Laghi riuniranno residenti e villeggianti per spiegare a loro volta la situazione e come intende muoversi la società di fronte a quanto accaduto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Settembre 2012
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