Contro la privatizzazione, Casa Pound occupa la CRI
Azioni dimostrative in tutt'Italia da parte di Casa Pound che contesta i piani di ristrutturazione della Croce Rossa
Occupazioni e presidi alle sedi della Croce Rossa in tutta Italia contro la privatizzazione e il ‘declassamento’ della Cri da Corpo militare ad associazione tra privati. Questa mattina i militanti di
CasaPound Italia e i lavoratori dell’ente hanno effettuato una serie di ‘blitz’ al grido di "4500 famiglie in CRIsi. Basta svendite".
«Con il federalismo gestionale, la Croce rossa italiana non sarà più il punto di riferimento nazionale per i fabbisogni dei più vulnerabili – aggiunge Casa Pound Italia in una nota – e l’Italia perderà un altro pezzo, l’ennesimo, dello Stato Sociale, abdicando ancora una volta al suo ruolo di Nazione. Il servizio d’ambulanza, gli aiuti alle famiglie povere, l’istruzione sanitaria alla popolazione, la presenza durante le emergenze nazionali (terremoti, alluvioni, incendi) e internazionali, i soccorsi speciali (unità cinofile, soccorso in acqua, soccorso piste) sono servizi che con il business c’entrano poco, ma questo è un concetto ‘indigeribile’ per tecnocrati che non devono nemmeno confrontarsi con il voto. Oggi siamo in strada con le famiglie dei lavoratori della Cri per farglielo comprendere e per mostrare che c’è un’Italia diversa, che sa distinguere tra business ed equità sociale, e non si arrende ai diktat di nessuno, e quell’Italia siamo no».
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