Da Linate a Malpensa? Scintille tra Sea e Alitalia
Sea sostiene la necessità di trasferire il traffico dal city airport milanese a Malpensa. La ex compagnia di bandiera contrattacca. E in mezzo ci si mette anche il sottosegretario Improta
Ridimensionare Linate servirà o no a Malpensa? E al sistema del trasporto aereo nel suo complesso? Il dibattito innescato dallo studio Sea-Studio Ambrosetti si è arricchito di nuovi contributi. A re-innescare lo scontro – in particolare tra il gestore aeroportuale di Milano e Alitalia – ci ha pensato il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Guido Improta: «Se Malpensa non diventa un hub di una compagnia aerea, è impensabile trasferire il traffico da Linate a questo aeroporto», ha detto in sostanza Improta. Sea, dal canto suo, ha ribadito che il ridimensionamento del city airport milanese «è auspicabile», come ha detto il presidente Sea Giuseppe Bonomi. Dichiarazioni che hanno
provocato una risposta piccata da parte di Alitalia. Alitalia, invece, chiude ancora una volta la porta ad ogni ipotesi: «Oggi che il partner di Alitalia e’ il gruppo Air France-Klm e l’hub di Alitalia è Fiumicino, l’ipotesi Malpensa è fuori discussione» ha ribadito la compagnia, il cui direttore finanziario Paolo Amato – secondo una ricostruzione del Messaggero – era già intervenuto settimana scorsa (informalmente) per ribadire presso Sea le ragioni del No al trasferimento a Malpensa da Linate. «Alitalia ha già chiaramente segnalato a Sea di non aver intenzione di abbandonare l’hub di Roma per ricrearlo a Malpensa», ha ribadito ieri la compagnia tricolore a Milano Finanza, il quotidiano online finanziario che sta seguendo da vicino il dibattito Malpensa-Linate.
Secca la controreplica di Sea: «Prendiamo atto che le strategie industriali dell’ex compagnia di bandiera sono dettate da Air France-Klm, che ha il legittimo interesse a federare, attraverso Linate, i propri hub di Parigi e Amsterdam», anche se su questo aeroporto opera anche una low-cost con ampio network come Easyjet («vola su tutti i principali hub europei dove le compagnie di riferimento sono in grado di reggere la competizione creata dal mercato»). Milano, conclude la nota, «ha tutto il diritto ad avere un aeroporto che le permetta di collegare i cittadini direttamente con tutto il mondo. Per ragioni strutturali questo aeroporto non puo’ essere Linate».
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