Premio Chiara, domenica la finale

I tre finalisti sono Niccolò Ammaniti con Il momento è delicato, Pino Cacucci con Nessuno può portarti un fiore e Sandro Veronesi con Baci Scagliati Altrove

Il Premio Chiara si avvia al gran finale. Domenica 28 ottobre, alle 17.15 alla Sala Napoleonica delle Ville Ponti si terrà la premiazione del vincitore dell’edizione 2012 e del vincitore del Premio Chiara inediti, Alberto Moccetti, con lo spoglio in diretta delle schede di voto. I tre finalisti, Niccolò Ammaniti con “Il momento è delicato” (Einaudi Stile Libero), Pino Cacucci con “Nessuno può portarti un fiore” (Feltrinelli) e Sandro Veronesi con “Baci Scagliati Altrove” (Fandango Libri) saranno intervistati da Mauro Novelli con Claudia Donadoni. L’incontro sarà accompagnato dal gruppo Il Triangolo.

I finalisti:
Niccolò Ammaniti Roma 1966. Ha pubblicato "Branchie" ‘94-’97, "Fango" 1996, "Ti prendo e ti porto via" 1999, Io non ho paura 2001, "Come Dio comanda" 2066, "Che la festa cominci" 2009, ""Io e te 2010. Ammaniti è finalista al Premio Chiara con "Il momento è delicato" Einaudi. Il romanzo è una storia d’amore, il racconto è la passione di una notte. C’era una parte poco frequentata delle edicole della stazione, quasi abbandonata, quella dei tascabili. Tra i libri accatastati, nascosti dietro un vetro, avvolti nella plastica e ricoperti di polvere cercavo le raccolte di racconti. Era un momento tutto mio, un piacere solitario e veloce perché il treno stava partendo. Studiavo un po’ i disegni sulla copertina, pagavo e infilavo il libro in tasca. Appena mi sedevo al mio posto, gli strappavo la plastica che non faceva respirare. Aprivo una pagina a caso, trovavo l’inizio del racconto e attaccavo a leggere. Altre volte, invece, guardavo l’indice e sceglievo il titolo che mi ispirava di più. E mentre il treno mi portava via finivo su pianeti in cui c’è sempre la notte, su scale mobili che non finiscono mai e tra mogli che uccidono i mariti a colpi di cosciotti di agnello congelati. Pino Cacucci, Alessandria 1955.Fra le sue opere più importanti ricordiamo Puerto Escondido da cui Gabriele Salvatores ha tratto il film omonimo e San Isidro Futból (Granata Press 1991, Feltrinelli 1996) da cui Alessandro Cappelletti ha tratto il film Viva San Isidro con Diego Abatantuono. Tra gli ultimi lavori ricordiamo ¡Viva la vida! (2010), nonché la sua attività di traduttore.

Pino Cacucci, "Nessuno può portarti un fiore", Feltrinelli
L’immaginazione e la memoria storica di Pino Cacucci sono affollate di ribelli. Non sono necessariamente eroi a tutto tondo. Non hanno necessariamente il rigore ideologico di una dottrina o il vigore di una fede politica. Non sono necessariamente entrati nella fama che si trasforma in leggenda. Hanno però una caratteristica comune: incarnano in un gesto o in una vita intera l’insofferenza profonda per il conformismo e l’ingiustizia. Quelli di Cacucci sono spesso ribelli contro la loro stessa volontà e corrono incontro al destino con innamorata leggerezza. Come in un’antica canzone di rivolta, Antonieta, Clément, Edera, Horst, Lulù, Sante, Sylvia, ci vengono incontro uno dopo l’altro, vivissimi, per chiedere la giustizia della memoria.

Sandro Veronesi, Firenze 1959. Esordisce nel 1988 con il romanzo "Per dove parte questo treno allegro". Nel 2000 vince il Campiello e il Viareggio con "La forza del passato". Nel 2006 vince il premio Strega con "Caos Calmo". Nel 2010 esce "XY" il suo ultimo romanzo, vincitore del Super Premio Flaiano. Collabora con La Repubblica e La Gazzetta dello Sport.
Sandro Veronesi, Baci Scagliati Altrove, Fandango Libri
“Io so chi sei, Alessandro Veronesi, conosco l’animo tuo, e ti dico che ti adopererai e ti industrierai affinché tuo padre non muoia in un letto d’ospedale bensì, secondo le sue volontà, nel suo, nel cuore della sua dimora”. Già acclamato da pubblico e critica, Profezia, apre la prima raccolta di racconti di Sandro Veronesi, Baci Scagliati Altrove. Un mondo di uomini che cercano risposte e troveranno la vita con le relazioni e le dinamiche che pulsano o dormono come nei sogni, che tanto sogni non sono. Basta una telefonata dal cielo, o l’apparizione di una tartaruga, oppure un segno, una scarpa da donna che entra in casa senza ragione, un accendino che scompare nel ventre di un’automobile. In questo libro prezioso ci sono alcune delle migliori prove narrative di uno dei più importanti scrittori del nostro tempo, le parti di un’opera che è già un classico.

Domenica gli Amici di Piero Chiara premieranno anche il Sole 24 Ore per l’iniziativa "I libri della domenica". Armando Massarenti, direttore responsabile della Domenica riceverà una targa con la seguente motivazione: "Premio al Sole 24 Ore Domenica per aver valorizzato le forme brevi della scrittura nelle loro diverse declinazioni: dall’aforisma alla rubrica filosofica e in particolare alla modalità narrativa del racconto". Due settimane fa in allegato al sole24ore della domenica era uscito anche un volume dedicato a Piero Chiara: “Piero Chiara, Ti sento, Giuditta e altri racconti”

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Pubblicato il 26 Ottobre 2012
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