Ambrosoli e Albertini candidati alla Regione
I due candidati sciolgono le riserve quasi contestualmente in serata. L’ex sindaco cerca la rappresentanza del centrodestra, mentre l’avvocato Ambrosoli chiede assenza di primarie
Due discese in campo quasi nello stesso momento, ma da parti opposte per candidarsi alla guida della Lombardia: in serata Gabriele Albertini, ex sindaco di MIlano del centrodestra e Umberto Ambrosoli, figlio dell’”Eroe borghese” Giorgio, hanno sciolto le riserve per la corsa al Pirellone.
Sul fronte del centrosinistra, a poche ore dalla conferenza stampa del consigliere regionale uscente Fabio Pizzul, per il Partito Democratico, arriva in una nota firmata Umberto Ambrosoli. L’avvocato milanese dice in uno scritto su facebook che renderà “noto a breve l’ampio e qualificato elenco di coloro che – preliminarmente – mi hanno sollecitato con spirito civile a dichiarare disponibilità a candidarmi alla presidenza della Regione Lombardia per consentire un cambiamento vitale per le condizioni democratiche di questa istituzione”. "Si comprenderà che si tratta di istanze molto significative, cui si vanno aggiungendo figure rappresentative del quadro istituzionale soprattutto territoriale, in un arco di posizioni che appare fin da ora ampio, importante, plurale. Ampio anche più di ciò che ha fin qui rappresentato la connotazione tradizionale, cioè dei partiti, di "centrosinistra". Comunque con il mio apprezzamento di ciò che nei partiti sta emergendo per promuovere rinnovamento. Dichiaro ora la mia disponibilità. Disponibilità ad assumere un’iniziativa politica. A verificare le condizioni di aggregazione di rappresentanze sociali e forze politiche in un nuovo patto civico. A presentare linee di programma che consentano ai più di convergere unitariamente". Non parla di primarie, Ambrosoli, e questo potrebbe costituire un problema nell’assetto del futuro immediato in casa del centrosinistra lombardo.
A distanza di pochissimo tempo, sempre in serata, l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, dopo l’endorsement di Formigoni nei giorni scorsi ha sciolto definitivamente le riserve. In un’intervista a Tgcom24 ha affermato che: “La candidatura ricalca l’esperienza di governo al Comune di Milano raccontata nel libro L’onestà al potere. Sulla Lombardia ci sono stati fatti censurabili, ma il governo lombardo è stato eccellente – ha spiegato Albertini – I bilanci della sanità sono in attivo dal 2001. Inoltre la Regione vanta crediti con le altre Regioni per via dei cittadini che vengono a farsi curare qua. Alla fine anche il presidente uscente ha ammesso che ci sono state situazioni non scevre da critiche. Roberto Formigoni è un presidente che renderà conto delle accuse nei luoghi opportuni. Anche i governatori Vasco Errani e Nichi Vendola sono stati accusati e poi assolti: lo stesso succederà a Formigoni perché è innocente".
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
malauros su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
Felice su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
PaoloFilterfree su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
axelzzz85 su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
elenera su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.