“Fermatevi!”: ultimo appello contro le “svendite” di farmacie e immobili
Sedici tra tra consiglieri comunali, ex amministratori comunali e dell'azienda Asc firmano un appello alla maggioranza di centrodestra
«Fermatevi!»: è l’ultimo appello lanciato dall’opposizione contro la vendita («svendita») delle farmacie e degli immobili, per far quadrare il bilancio. «Dopo il danno, la beffa e oggi il disastro» scrivono sedici tra consiglieri comunali, ex amministratori comunali e dell’azienda comunale (Vittorio Solanti, sindaco dal 2005 al 2010, Paolo Bossi, vicesindaco di allora, l’ex assessore al bilancio Rino Rigato e ancora Emilio Paccioretti, Assessore Attività Produttive e Pres.Fond. Montevecchio dal 2005 al 2011, Franco Piacentini, Sindaco dal 1988 al 1993, Marisa Mazzuchelli, Assessore dal 1988 al 1993 e dal 2005 al 2010, Bruno Torricelli, Assessore dal 1975 al 1980 e dal 2005 al 2010, Claudio Celotto, Assessore dal 1998 al 2000 e membro CdA ASC dal 2005 al 2010, Tino Sartori, Segretario Amministrativo Farmacie dal 1976 al 1980, Alessandro Caoduro, Presidente di ASC dal 2006 al 2010, Danilo Mazzuchelli, Consigliere Comunale dal 1975 al 1980, gli ex consiglieri Gianluca Resmini, Sergio Broglia, Giancarlo Segrini, Consigliere Comunale, Lorenzo Canziani, l’ex commissario Diritto allo studio Maria Foscheri)
Il testo:
LA BEFFA: hanno applicato l’IMU (tassa sulla casa) sostanzialmente al massimo livello, benché il Sindaco avesse più volte proclamato pubblicamente che non si sarebbe mai trasformato in un esattore del governo di Roma. Già questo, solo per coerenza, avrebbe dovuto portarlo alle dimissioni come forma di protesta forte contro il governo centralista. Prepariamoci invece alla botta della seconda rata IMU di dicembre!
IL DISASTRO: oggi per salvare la propria poltrona vogliono vendere farmacie, terreni e immobili di proprietà comunale, accumulati in più di cinquant’anni di buona amministrazione sia di centrosinistra che di centrodestra.
FERMATEVI !
Samarate non si merita tutto questo.
Visti i precedenti, dubitiamo che questa vendita una tantum possa risolvere gli attuali e futuri problemi di bilancio. Anche tutte le promesse di investimenti (Polo scolastico, Palestra) indebiterebbero ulteriormente il nostro Comune, e in questa fase di crisi non sarebbero certo esempio di sobrietà e buona amministrazione, soprattutto se attuati, come vogliono fare, con lo strumento del leasing.
In questo periodo difficile per il nostro paese sarebbe più saggio gestire al meglio i beni e i servizi comunali costruiti da tutte le Amministrazioni precedenti, o almeno evitare di distruggerli.
Chiediamo fortemente che si fermi l’operazione di SVENDITA delle farmacie comunali, patrimonio di tutti noi, creato dai nostri padri e fonte di introito per il nostro Comune.
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