Stupro di gruppo al compagno di squadra, allenatore e giocatori a giudizio

Oltre all'allora coach della squadra di football americano milanese anche due giocatori e un altro allenatore. Tutti e tre aiutarono il Vismara a compiere lo stupro nell'area giochi di Malpensa. Federazione e famiglia parti civili

Stuprarono in gruppo un giocatore sedicenne della squadra nell’area giochi dell’aeroporto di Malpensa, in 4 andranno a giudizio il prossimo 28 febbraio. Insieme all’allenatore 54enne Maurizio Vismara, che materialmente violentò il ragazzo, saranno processati anche il 37enne vice allenatore V.Z., e due compagni di squadra F.T. e W.P., i tre che materialmente erano presenti sul posto e hanno collaborato ognuno con un ruolo allo stupro del ragazzo. Il fatto avvenne poco più di un anno fa poco prima della partenza dell’aereo che li avrebbe portati in Sicilia per una partita di football americano. Quello che gli accusati hanno descritto come un rito goliardico nei confronti di un nuovo membro della squadra si trasformò, in realtà, in una violenza sessuale perpetrata dal gruppo ai danni del giovane.

Secondo la ricostruzione del pubblico ministero

 Francesca Parola, infatti, la vittima venne denudata daW.P. il quale fornì anche il preservativo all’allenatore, mentre F.T. avrebbe avuto il ruolo di filmare la scena (che verrà anche caricata per qualche ora su facebook) e picchiare il ragazzo sulla schiena. V.Z., invece, nella ricostruzione del magistrato davanti al giudice per l’udienza preliminare metteva le monetine nel gioco meccanico sul quale era stato sdraiata la vittima e recuperava le foto scattate dalla macchina fotografica incorporata nel gioco. Quelle stesse foto che V.Z. dice di aver buttato in autostrada una volta ritornati a Milano. Vismara, invece, è considerato il deus ex machina della vicenda, colui che ha ordinato agli altri componenti della squadra di cercare un luogo dell’aeroporto privo di telecamere (l’accusa sarebbe in possesso di alcuni filmati delle telecamere di Malpensa dalle quali si evince che i ragazzi erano alla ricerca di un posto non controllato, ndr) per perpetrare la violenza. E’ sempre il Vismara, infine, a infilarsi il preservativo sulle dita e a penetrare l’ano del ragazzo con violenza. Il giudice ha accolto, dunque, la richiesta del pubblico ministero così come le costituzioni di parte civile da parte della vittima, dei suoi genitori e della Federazione italiana di Football americano.

Per tutti e quattro il rito scelto è quello dibattimentale ma se per gli altri tre imputati ci potrebbe essere un vantaggio in tale rito per dimostrare la propria innocenza per il Vismara le cose si metterebbero peggio del previsto dato che con l’abbreviato avrebbe potuto ottenere uno sconto di un terzo di pena. L’ex-allenatore, comunque, ha scelto il rito dibattimentale come gli altri e rischia fino a 12 anni di carcere. In sospeso c’è anche un’altra pena di 3 anni, che potrebbe arrivare a breve, per una violenza sessuale ai danni di una ragazzina di 11 anni quando questi insegnava educazione fisica all’interno di un istituto. Questo processo è giunto al terzo ed ultimo grado di giudizio. 

 

Tutti gli eventi

di dicembre  a Materia

Via Confalonieri, 5 - Castronno

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 27 Novembre 2012
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.