Rifugio per senzatetto, i tempi si allungano
Dopo due settimane dal sopralluogo e con l'inverno alle porte continuano le trattative tra Comune e FS per l'affitto dei locali. Ma forse la vicenda è ad un punto di svolta.
Dopo il sopralluogo nel vecchio ufficio dello scalo ferroviario di Busto Arsizio, il realizzarsi del rifugio per senza tetto a Busto Arsizio sembrava questione di (pochi) giorni. La struttura, 80 metri quadri che saranno l’unica possibilità per superare il freddo invernale di chi una casa non ha, è in ottime condizioni con un ridotto numero di interventi di manutenzione da fare. Ma a quasi due settimane da quella visita, ben poco è cambiato. «E’ in corso la trattativa con le ferrovie -spiega Mario Cislaghi, presidente della commissione Servizi Sociali del comune- e si sa, la burocrazia ha i suoi tempi». Tempi lunghi che però, purtroppo, non coincidono con quelli climatici. Le ferrovie, che fin dal principio della vicenda avevano precisato di voler “mettere a reddito” quella struttura, «ci avevano sottoposto una proposta irricevibile» che calcolava il prezzo «a metro quadro» raggiungendo così una cifra di diverse migliaia di euro. Un esborso che l’amministrazione non è pronta a sostenere «perchè con quei locali noi vogliamo realizzare una soluzione quasi definitiva, occupandola per diversi anni».
Forse però qualcosa si muove. Per giovedì 5 dicembre è stato infatti convocato il tavolo con le realtà interessate dal progetto in cui si dovrebbe annunciare l’accordo raggiunto con FS Holding, la proprietaria dello stabile. E solo una volta che Comune e ferrovie avranno siglato l’intesa sarà possibile mettere in moto la macchina che porterà al concretizzarsi del dormitorio. La palla passerà quindi ai Lions che si faranno carico delle opere di sistemazione delle sale che verranno poi affidate ai volontari della rete Vo.La.Re. per la loro concreta gestione.
Sarà certamente difficile realizzare tutto prima dell’arrivo del grande freddo invernale, ma non ci sono margini di errore. Quest’anno, infatti, non esiste un “piano B” per far fronte alla situazione dal momento che la soluzione utilizzata dal comune di Busto negli anni scorsi non è più percorribile. Come specialmente i pendolari ricorderanno, i senza dimora della città venivano accolti nei mesi più freddi all’interno della sala d’aspetto della stazione FS ma le ferrovie hanno già comunicato e dimostrato di non essere più disponibili. Sono stati infatti tolti i caloriferi dalle sale d’aspetto dello scalo ferroviario, inequivocabile segnale che renderà quel luogo non più idoneo.
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