Le cinque mosse di Rete Imprese Italia
Secondo il presidente Carlo Sangalli per tornare a crescere bisogna agire subito su alcune leve: semplificazione, pressione fiscale, accesso al credito, mercato del lavoro e investimenti
La relazione di Carlo Sangalli, presidente di turno di Rete Imprese Italia, nella giornata di mobilitazione nazionale ha indicato una serie di azioni concrete per tornare a crescere. La precondizione riguarda la spending review che – senza tagli lineari – deve aumentare il processo di controllo, ristrutturazione e riqualificazione della spesa pubblica.
Ecco in sintesi le priorità indicate da Sangalli.
Riduzione pressione fiscale – Scongiurare l’ulteriore aumento dell’iva previsto per il 1° luglio prossimo. Passare dalla competenza alla cassa per rivedere il criterio utilizzato nella determinazione del reddito di impresa dei soggetti irpef. Escludere l’Imu per i beni strumentali all’attività di impresa, ridefinire il tributo rifiuti che rappresenti meglio la reale produzione di rifiuti. Ridurre l’Irap e rendere neutrale la tassazione rispetto alla forma giuridica dell’impresa. Razionalizzare i regimi tributari applicabili dai soggetti Irpef, incentivando la fase di avvio con la riduzione del minimale Inps. Rivedere il sistema di riscossione coattiva ed escludere dal fermo amministrativo e dal pignoramento i beni strumentali all’attività di impresa.
Credito – Favorire la solidità patrimoniale dei Confidi e facilitare il ricorso al fondo di garanzia per le pmi. Smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione; correggere i parametri troppo rigidi di Basilea3, modernizzare il sistema dei pagamenti.
Semplificazione – Snellire la burocrazia e adottare meccanismi di trasmissione delle informazioni basati sulla tecnologia digitale. Riforma organizzativa degli sportelli unici, rapida operatività delle agenzie per le imprese e completamento del portale “impresainungiorno”
Mercato del lavoro – Riorganizzazione dei servizi per l’impiego, evitando altri costi per le imprese; semplificazione per il lancio del nuovo apprendistato, garantire il rifinanziamento per tutto il 2013 degli ammortizzatori sociali in deroga, sostegno alla formazione continua, semplificazione delle norme in materia di lavoro per la produttività e nuove assunzuioni, rafforzamento del rapporto scuola-lavoro rivedendo i percorsi formativi.
Investimenti – Collegamento dell’atteso piano nazionale sulle infrastrutture con la pianificazione infrastrutturale europea e un’attenzione specifica alle caratteristiche che la logistica e il settore energetico presentano sul piano nazionale per cogliere le opportunità offerte dalla green e white economy e rendere più adeguato l’attuale assetto delle dotazioni infrastrutturali per sostenere il rilancio e lo sviluppo del sistema produttivo.
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