Maroni: “Nessun accordo fino al consiglio federale”

Una merenda a base di prodotti tipici del Piemonte, tra le bancarelle del Villaggio di Natale di Piazza Repubblica. In attesa di nuovi sviluppi sul piano delle alleanze politiche il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, si è concesso un giro a Varese accompagnato dal sindaco Attilio Fontana, dall’assessore comunale Sergio Ghiringhelli e da alcuni militanti. Una pausa a base di risotto al tartufo d’Alba, pane della Valsesia, salame e un bicchiere di Nebbiolo. Qualche distrazione in un periodo tutt’altro che semplice per il segretario del Carroccio che sta definendo proprio in queste ultime ore le strategie politiche in vista delle prossime elezioni. In merito allo scenario nazionale e all’intesa con Silvio Berlusconi, Maroni ha affermato che le scelte «saranno discusse nel corso del consiglio federale che si terrà martedì» e che comunque è «già orientato verso una decisione». L’ex ministro ha commentato anche la notizia pubblicata oggi dal quotidiano La Repubblica su una nuova indagine che riguarderebbe le spese del gruppo al Senato: «Ho letto l’articolo e ho letto anche la smentita di Bricolo che ha parlato di accuse false e prive di ogni fondamento».
L’inizio del nuovo anno per Maroni coincide «con l’impegno primario orientato al voto in Lombardia». «Credo – ha aggiunto – in una rivoluzione che passi dalle cose concrete. Se riusciremo a vincere in Lombardia chi governerà a Roma dovrà vedersela con noi. La condizione che poniamo è che il 75 per cento delle imposte resti sul territorio: riusciremo a farlo solo con un asse della Lega che comprenda le regioni del Nord». Infine il nodo dell’Imu «se potessi lo toglierei. Appoggio il ricorso di Tremonti, mi piacerebbe vederlo permier».