Stie, migliora il servizio ma è guerra tra alcuni autisti e il capomovimento
Il sindacato Usb denuncia un eccesso di autoritarismo da parte del responsabile del deposito e minaccia di passare alle vie legali. La società conferma la fiducia nel dirigente e respinge le critiche al mittente
Proprio ora che le cose stavano andando meglio, e lo testimonia l’assenza di lamentele da parte di chi usa il servizio di trasporto, al deposito Stie si è aperta una nuova guerra interna. Quella tra alcuni autisti e il capomovimento che da circa un anno dirige il deposito degli autobus della società di trasporto. Alcuni dipendenti, infatti, hanno scritto alla Stie una lettera firmata Usb (Unione sindacale di base) perchè vengano presi provvedimenti nei suoi confronti: «a causa del continuo comportamento avverso contro i lavoratori del capomovimento – scrive il sindacato – Lo stesso infatti si rilvoge al personale urlando e con con toni minacciosi imponendo la propria autorità ed incutendo timore, il tutto coronato da testimonianze sia verbali che scritte. Nel dettaglio, giusto per fare qualche esempio, il dirigente cambia i turni di servizio a chi vuole lui così pure per gli spostati riposi, inoltre, il lavoro straordinario viene autorizzato solo per taluni dipendenti e ad altri viene praticamente negato; infine, minaccia i dipendenti di ricorrere al licenziamento».
Il sindacato si aspetta una presa di posizione da parte della Stie che, però, ha riscontrato miglioramenti sotto diversi punti di vista proprio da quando il Macheda è a capo del deposito. Il sindacato è pronto ad andare avanti e a prendere in considerazione le vie legali ma alla Stie rinnovano la fiducia nel capomivimento, a partire dall’amministratore delegato Pierluigi Zoncada. Al deposito di Busto Arsizio – fanno sapere – il clima è cambiato nonostante sia stato necessario ridurre i turni di lavoro da 34 a 30 e il numero degli autobus da 29 a 23 ma di questi 10 sono nuovi e altri due arriveranno a breve.
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