Franceschini: “Malpensa può crescere tutelando il territorio”

I candidati del Pd in aeroporto: "bisogna migliorare i collegamenti, migliorare la gestione interna e la governance dell'azienda"

L’atterraggio di un dirigente di primo piano come Dario Franceschini allo scalo varesino è stata l’occasione per focalizzare l’attenzione del Partito Democratico e dei neo candidati alle elezioni di febbraio sul tema di Malpensa.
Contemporaneamente alla conferenza stampa in cui l’ex presidente Silvio Berlusconi ha annunciato la sua "proposta shock" sulla restituzione dell’Imu, l’eco varesino delle sue parole veniva anticipato dai candidati di centrosinistra con la certezza dell’«ennesima promessa che non verrà mantenuta».
E proprio in quest’ottica Franceschini riparte da Malpensa, dove era stato durante la sua corsa alla segreteria del partito, perché «l’aeroporto varesino è un luogo simbolico – ha spiegato – della distanza tra le promesse di Berlusconi e i fatti, promesse miracolose che escono dal cilindro e poi vengono puntualmente tradite. Qua serve una crescita capace di fare sistema e limitando il consumo di territorio».
Ma il dirigente Pd ha criticato duramente anche le uscite del presidente del consiglio Monti reo, secondo Franceschini, di aver dimenticato lo sforzo e i sacrifici che le forze sindacali e di centrosinistra hanno fatto per sostenere i provvedimenti del suo governo: «in Grecia e in altri paesi ci sono stati conflitti sociali, violenze e proteste mentre Italia l’anno del governo Monti è stato accompagnato da una prova di grande maturità degli italiani. In questo il Pd e le forze sindacali hanno fatto responsabilmente da filtro, hanno sostenuto i provvedimenti correggendoli e migliorandoli nel senso dell’equità e della giustizia, sapendo che dietro un numero c’è sempre una persona, e questo i tecnici spesso se lo dimenticano».

Ma la mattinata in aeroporto è stata anche l’occasione per i candidati Pd di ritornare sul tema delle politiche aeroportuali e su Malpensa in particolare. Per due candidati soprattutto: Jimmy Pasin, candidato alle regionali per il Pd che al tema di Malpensa, in particolare alla tutela del patrimonio ambientale che lo circonda, ha dedicato la maggior parte dei suoi sforzi in politica negli ultimi anni e che in aeroporto è arrivato a piedi dalla sua Somma Lombardo; e l’ex vicedirettore del Corriere della Sera Massimo Mucchetti, ora candidato nelle fila del Partito Democratico, più portato alle analisi di sistema sulle grandi questioni economiche e infrastrutturali del paese Italia.

Ed è stato proprio Mucchetti ad analizzare i limiti e i problemi di fondo dell’aeroporto di Malpensa individuandoli nel dualismo con Linate, nel deficit strutturale dei collegamenti all’aeroporto, negli errori compiuti su Alitalia e nel sistema di governance di Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate.
«Sul rapporto tra Alitalia e Malpensa si è sempre sbagliato ad agire – ha spiegato Mucchetti – prima negli anni ’90 quando non si scelto con decisione su quale aeroporto puntare e poi con la grande operazione di Berlusconi, della Lega Nord e dei patrioti della cordata Cai che hanno fatto naufragare un progetto serio di salvataggio dell’azienda per farla ricadere sulle tasche degli italiani che hanno speso più di 3 miliardi di euro senza riuscire a salvarla. E portandola via da Malpensa per altro».
Secondo l’ex giornalista il centrosinistra non dovrà più mettere becco nella nomina delle persone che dovranno gestire la società ma, «siccome la Sea è un monopolio naturale e siccome i suoi bilanci non hanno raggiunto il livello che avrebbero potuto avere con un altra gestione in questi anni – ha spiegato Mucchetti – dovrà chiedere con forza un l’applicazione di una governance seria: non più un presidente che è padre e padrone di tutta la struttura ma una maggiore definizione dei ruoli di governance».

È stato poi Pasin a rilanciare la necessità di porre un freno all’espansione territoriale dell’aeroporto, «bisogna focalizzare gli sforzi su un miglioramente della gestione delle infrastrutture interne a Malpensa». Tema sul quale sia Franceschini che Mucchetti hanno dato conferma delle necessità di una maggiore non rinviabile attenzione.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Febbraio 2013
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