Gilli: “È l’amministrazione delle tasse”
La preoccupazione dell’ex sindaco dopo la polemica sull’aumento della Tosap e in vista dei possibili aumenti della Tariffa rifiuti
«È l’amministrazione delle tasse». L’ex sindaco Pierluigi Gilli, oggi consigliere comunale di minoranza per Unione Italiana, commenta duramente l’aumento della Tassa di occupazione solo pubblico operata dall’amministrazione comunale. Aumento che ha scatenato la rivolta delle associazioni di categoria Ascom e Confesercenti. Gilli definisce l’aumento del 30 per cento della tassa come «Un’escalation impressionante, che rende questa Amministrazionel’Amministrazione-delle-tasse per antonomasia; un record insuperabile, per di più contraddittorio, se non incompatibile, con la sbandierata attenzione per il mondo del commercio che, com’è noto a chiunque, costituisce oggi a Saronno il principale settore economico, sia fisso, sia ambulante (il nostro mercato è il secondo della Lombardia; si vuole rianimare il centro e, all’uopo, si tassano pesantemente i déhors dei caffè…)».
«Se questo è il modo di aiutare l’impresa, massime quella piccola o piccolissima, c’è da rabbrividire e non solo perché il terziario sta vivendo una crisi fortissima, come tutte le famiglie che non hanno i mezzi per il consumo – prosegue Gilli -. Alla faccia della partecipazione prevista oltretutto dalla legge regionale n. 6 del 2 febbraio 2010), della cui omissione per errore l’Amministrazione ha fatto un postumo, tardivo mea culpa, senza però minimamente cambiare la sua decisione di vistoso aumento impositivo. E brividi vengono anche al pensiero della nuova TARES, che sostituirà la TARSU (la tassa per la raccolta dei rifiuti) e gravante su tutti, famiglie, imprese, artigiani, commercianti, professionisti; sulla Pravda cittadina (l’organico settimanale “Saronno Sette”), l’assessore Santo (o Santo assessore) ci ha prevenuti che “per il 2013 sono previsti fin d’ora aumenti di spese per i servizi comunali – è il caso della Tassa di raccolta dei rifiuti modificata da nuove norme di legge – e nuovi impegnativi obiettivi per il nostro bilancio comunale”. Si tratta forse del preannuncio di un uso smodato della discrezionalità concessa ai Comuni per aumentare la tassa-base, come esercitata già lo scorso anno con l’IMU bien aimée? Mala tempora currunt, è proprio il caso di dirlo».
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