Busto ricorda il magistrato Orrù
La celebrazione è avvenutà giovedì nell'atrio della Procura di Busto dove campeggia una lapide che lo ricorda. Cosimo Orrù fu arrestato nel '44 e deportato nel campo di Flossenburg dove morì
Busto, la sua Procura e il suo Tribunale hanno celebrato mercoledì 24 aprile la figura di Cosimo Orrù, magistrato di origini sarde che lavorava presso il tribunale bustocco, vittima dell’orrore nazista dei campi di concentramento. Arrestato il 20 giugno del 1944 venne incarcerato a San Vittore e poi deportato nel campo di concentramento di Flossenburg, lo stesso di Angioletto Castiglioni, dove morì a causa dei soprusi subiti da un capo-baracca che odiava i magistrati. La celebrazione è avvenuta alla presenza della nipote, Anna Maria Orrù che è stata anche consigliere comunale, come ogni anno molto commossa. Con lei anche il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli, il presidente del Consiglio Comunale Diego Cornacchia, il consigliere Pd e presidente dell’Ordine degli Avvocati Walter Picco Bellazzi, il procuratore facente funzioni Eugenio Fusco e il presidente del Tribunale Antonino Mazzeo.
Dal sito degli Amici di Angioletto. Alla fine del settembre del 1943, Cosimo Orrù prese parte a un comitato di liberazione antifascista in Busto Arsizio. Durante uno sciopero degli operai nel marzo del 1944 sorsero dei cortei che si diressero verso il comune e la casa del fascio; i manifestanti vogliono assalire anche la sede del tribunale, ma i magistrati convincono i manifestanti a far entrare solamente una delegazione. All’interno del tribunale vi erano due giudici, Vincenzo Ferulano e, appunto, Cosimo Orrù, anch’essi di idee antifasciste.

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